Col termine arabo ḥanīf (in arabo ﺣﻨﻴﻒ?) sono chiamati nella religione islamica i monoteisti che precorsero l'Islam. Il termine, negli scritti islamici, si riferisce più precisamente ai seguaci dell'originale e autentica religione monoteistica che fu di Ibrāhīm (il patriarca Abramo).
Con "hanif" si indicherebbe tuttavia anche tutta una serie di arabi che nel contesto dell'Arabia preislamica avrebbero iniziato a credere in un solo Dio, forse su influsso delle minoranze ebraiche e cristiane presenti nella penisola, rifiutando così il tradizionale pantheon arabo.[1]
Lista di ḥanīf
L'Islam propone una lista di ḥanīf, ma occorre dire che su alcuni di essi non vi è pieno consenso.
- Adamo
- Dhū l-Qarnayn (Alessandro Magno "bicorne", nella particolare accezione coranica che ne fa un precursore di Maometto)
- Nūḥ (Noè)
- Ibrāhīm (Abramo)
- Ismāʿīl (Ismaele, figlio di Ibrāhīm e della moglie-serva Hāgar)
- Isḥāq (Isacco, figlio di Ibrāhīm e della moglie Sara. Da lui discenderebbe ʿĪsā b. Maryam, ossia Gesù figlio di Maria)
- Yūnus (il Giona biblico)
- Ayyūb (il Giobbe biblico)
- Yaʿqūb (il Giacobbe biblico, chiamato successivamente Isrāʾīl, Israele)
- Mūsā (Mosè)
- Idrīs (forse Esdra, o Enoch[2])
- Dāwūd (Davide, re d'Israele)
- Sulaymān (Re Salomone)
- Ashʿiyāʾ (il profeta Isaia)
- Armāyā (il profeta Geremia, talvolta identificato col misterioso al-Khiḍr coranico)
- Dānyāl (il profeta Daniele)
- Sofonia
- Hāshim b. ʿAbd al-Manāf (bisnonno di Maometto)
- ʿAbd al-Muṭṭalib (nonno di Maometto)
- ʿAbd Allāh b. ʿAbd al-Muṭṭalib (padre di Maometto)
- Abū Ṭālib b. ʿAbd al-Muṭṭalib (zio paterno di Maometto)
- Maometto
- ʿAlī b. Abī Ṭālib (cugino, genero, figlio adottivo e fratello elettivo di Maometto e primo Imām sciita)
- Sa'ìd b. Zayd
Secondo il primo biografo di Maometto, Ibn Isḥāq, i seguenti personaggi sono indicati come ḥanīf:
Ḥanīf ostili all'Islam secondo Ibn Isḥāq:
Col termine arabo sharīf si indicano, invece, i nobili discendenti in linea diretta del profeta Maometto.
Note
- ^ Carlo Saccone, I percorsi dell'Islam. Dall'esilio di Ismaele alla rivolta dei nostri giorni, EMP, 2003.
- ^ Carlo Saccone, Iblis, il satana del Terzo Testamento, Centro Essad Bey, 2012, ISBN 978-1530738311.
Collegamenti esterni
Portale Islam: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di islam