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1,2-diclorobenzene

1,2-diclorobenzene
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
1,2-diclorobenzene
Nomi alternativi
o-diclorobenzene
orto-diclorobenzene
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC6H4Cl2
Massa molecolare (u)147,00 g/mol
Aspettoliquido incolore
Numero CAS95-50-1
Numero EINECS202-425-9
PubChem7239
DrugBankDBDB13963
SMILES
C1=CC=C(C(=C1)Cl)Cl
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)1,31 (20 °C)
Solubilità in acqua~ 0,13 g/l (20 °C)
Temperatura di fusione−17 °C (256 K)
Temperatura di ebollizione180 °C (453 K)
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma66 °C (339 K) (o.c.)
Limiti di esplosione2,2 - 12 Vol%
Temperatura di autoignizione640 °C (913 K)
Simboli di rischio chimico
irritante pericoloso per l'ambiente tossicità acuta infiammabile
attenzione
Frasi H302 - 315 - 319 - 335 - 410 - 301 - 220
Consigli P302+350 - 273 - 363 - 242 - 223 - 271 [1][2]

L'1,2-diclorobenzene (o o-diclorobenzene) è un alogenuro arilico derivato dal benzene.

A temperatura ambiente si presenta come un liquido incolore dall'odore di naftalina. È un composto nocivo, irritante, pericoloso per l'ambiente.

Reazione di formazione

Il benzene reagisce dando sostituzioni elettrofile. Esso prima subisce una reazione con Cl2 dando il clorobenzene grazie alla sostituzione di un idrogeno con un atomo di Cl e successivamente con una reazione simile dà il diclorobenzene.

Essendo ilcloro nel clorobenzene un disattivante, ma orto- e para-orientante, sarà favorita la formazione dell'1,2-diclorobenzene o del 1,4-diclorobenzene rispetto alla formazione di 1,3-diclorobenzene.[3]

Aromaticità del benzene

L'esistenza di un solo 1,2-diclorobenzene è stata una delle prove per comprendere l'aromaticità del benzene.

Di fatto se la carica non fosse stata delocalizzata e se di conseguenza il benzene avesse avuto 3 legami semplici alternati a 3 legami doppi fissi nell'anello, allora si sarebbe avuta l'esistenza di due differenti 1,2-diclorobenzeni dato che il cloro si sarebbe potuto legare sia nelle posizioni dove fossero stati i doppi legami sia in quelle dei legami semplici.[4]

Note

  1. ^ scheda della sostanza su IFA-GESTIS (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2019).
  2. ^ Smaltire in siti autorizzati.
  3. ^ Carla Gasbarri, Fondamenti di chimica organica, 4. ed. it. condotta sulla 7. ed. americana, Zanichelli, 2011, ISBN 978-88-08-06131-7, OCLC 848799230. URL consultato il 25 maggio 2022.
  4. ^ Loretta Lucek Jones e Leroy Laverman, Principi di chimica, 4. ed. italiana condotta sulla 7. ed. americana, Zanichelli, 2018, ISBN 978-88-08-32097-1, OCLC 1103668813. URL consultato il 25 maggio 2022.

Voci correlate

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