Nel 1831, con l'istituzione delle Brigate Permanenti, si sdoppiò con la creazione del secondo reggimento (2°) della brigata "Regina".
Nel 1839 cambiò denominazione, divenendo il 10º Reggimento Fanteria "Brigata Regina", all'interno del nuovo ordinamento che assegnava ai reggimenti dell'Arma di fanteria un numero progressivo.
Nel periodo (1860-1870) è impiegato nelle operazioni antibrigantaggio e prende parte poi alla terza guerra di indipendenza (1866). Il 15 ottobre 1871 viene denominato 10º Reggimento fanteria Regina.
Prima guerra mondiale
Il reggimento prende parte alla Prima guerra mondiale, con il 9º Reggimento Fanteria, nella Brigata Regina.
Fra le azioni di guerra sostenute:
Battaglia del solstizio (15-24 giugno) 1918, riesce a catturare molti nemici ottenendo un'altra menzione sul bollettino di guerra n. 1136.
Il periodo tra le due guerre
Con l'ordinamento del 1926 dell'esercito, riprende il nome di 10º Reggimento Fanteria "Regina", rimane articolato su due battaglioni, ed a seguito della formazione delle brigate su tre reggimenti è assegnato alla XXIII Brigata di Fanteria unitamente al 9° "Regina" e 47° "Ferrara".
Per la campagna d'Africa del 1935-1936, 582 soldati del Reggimento partecipano alla Guerra contro l'Etiopia come complementi ai reparti mobilitati.[2]
Controlla le isole dell'Egeo ed in seguito riesce a resistere nella piazzaforte di Leros, alla fine del conflitto il reggimento si scioglie. 103 furono uccisi dalla Wehrmacht durante l'eccidio di Coo.
Insegne e Simboli
Il Reggimento indossava il fregio della Fanteria del Regio Esercito (composto da due fucili incrociati con al centro un tondo riportante il numero 10º che indica il reggimento e sormontati da una corona).
Mostreggiature: le mostrine del reggimento erano rettangolari di colore Bianco; derivano dai risvolti e dalle guarniture (mostre) che ornavano le antiche uniformi sabaude, i cui colori cambiavano da reggimento a reggimento. Alla base della mostrina si trovava la stella argentata a 5 punte bordata di nero, simbolo delle forze armate italiane.
«Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia. Guerra 1915-1918.» — Conferita con Regio Decreto il 5 giugno 1920 [3][4]
«Con mirabile energia e tenacia, ora muovendo all’attacco, ora resistendo ai violenti e insidiosi assalti nemici, rese col suo sangue sacro alla Patria il Monte San Michele e le sue balze. Luglio ed ottobre 1915; marzo e giugno 1916.[6]»
«Si segnalò per operosità, coraggio, filantropia ed abnegazione nel portare soccorso alle popolazioni funestate dal terremoto del 28 dicembre 1908 (Messina 1908). (Decreto 5 giugno 1910)»
Motto del Reggimento
"Sicut te candidi candidissima Regina" Il significato del motto del Reggimento è: "Come te candidi, candidissima regina"
Festa del reggimento
La festa del reggimento si svolge il 29 giugno, Il reggimento ricorda i combattimenti di Bosco Cappuccio nel 1916 dove si guadagnò la Medaglia d'Oro al Valor Militare