Il regista pazzoide Cecil B. DeMented e la sua scombinata troupe compiono azioni di "terrorismo cinematografico" per distruggere l'industria cinematografica hollywoodiana. La loro ultima impresa è il rapimento dell'attricetta Honey Whitlock: i cineasti ribelli la costringono a recitare nel film underground che stanno realizzando, ma alla fine delle riprese l'attrice abbraccerà la causa di Cecil, diventando anche lei una terrorista cinematografica.
Produzione
Fra i membri della sgangherata troupe di Cecil troviamo anche Rodney, un parrucchiere eterosessuale che però vorrebbe essere gay perché disgustato dalla propria eterosessualità. Un personaggio simile appariva anche in Female Trouble. Ogni membro della troupe di Cecil ha tatuato su una parte del corpo il nome di un regista considerato di culto:
Il drive-in che appare alla fine del film, il Bengies Drive-In di Baltimora, è uno dei pochi drive-in ancora in attività. Come tutti i suoi film anche A morte Hollywood è ambientato e girato completamente a Baltimora, città natale del regista.