Adrien Arcand nacque dall'unione tra Narcisse Arcand e Marie-Anne Mathieu. Suo padre, oltre al lavoro di carpentiere, fu anche sindacalista e politico di sinistra.
Iniziò la propria attività giornalistica nel 1918. Scrisse per qualche tempo per il giornale La Patrie ma nel 1921 passò all'anglofonoThe Montreal Star. In seguito fu assunto da La Presse, quotidiano per cui lavorò diversi anni. Alla fine degli anni venti fondò un sindacato cattolico dei giornalisti e ne divenne presidente. Quando di ciò venne a conoscenza la direzione del giornale La Presse, Arcand ed il suo collega Hervé Gagné furono congedati e il sindacato si dissolse.
Per superare le difficoltà economiche dovute al licenziamento, Arcand collaborò con il tipografo Joseph Menard al lancio di alcuni piccoli settimanali come Le Goglu, Le Miroir e Le Chameau che costituirono, oltre che una fonte di reddito, anche un veicolo ideale. Negli anni trenta queste pubblicazioni andarono acquisendo sempre più caratteristiche fasciste. Nello stesso periodo Arcand diede vita anche a due mensili chiamati Le Combat National e Le Fasciste Canadien.
Il 30 maggio 1940 fu arrestato a Montréal per "cospirazione contro lo Stato" e internato per tutta la durata della seconda guerra mondiale perché considerato pericoloso. Anche il Partito d'Unità Nazionale fu disciolto. Durante la prigionia Arcand espresse i propri progetti politici nel caso di vittoria dell'Asse. Fu liberato nel luglio del 1945.
Nel dopoguerra
Dopo la sua liberazione, Arcand tornò in politica su una piattaforma nazionalista. Si candidò per due volte alle elezioni per la Camera dei Comuni, giungendo secondo nei collegi in cui era candidato, sia nel 1949 che nel 1953. Nel 1957 appoggiò il conservatoreRemy Paul, futuro primo ministro del Québec. Arcand - che non mise mai in dubbio la correttezza delle idee di Adolf Hitler - negli anni sessanta divenne il mentore di Ernst Zündel, che sarebbe poi divenuto un noto esponente del negazionismo dell'Olocausto. Morì di cancro nel 1967.
Pubblicazioni
Chrétien ou Juif? (Les Juifs forment-ils une "minorité" et doivent-ils être traités comme tels dans la province de Québec?), Montréal, A. Ménard, 1930
Fascisme ou socialisme ? : précédé d'une allocution de Joseph Ménard, avec Joseph Ménard, Montréal, "Le Patriote", 1933
Organisation et règlements du Parti national social chrétien
Exposé des principes et du programme du Parti national social chrétien, Montréal, "Le Patriote", 1934
(EN) The Jewish Question as exposed and explained by the Jews themselves, Métairie, Sons of Liberty, 1935
The greatest war in history now on! International Jewish system against national patriotism, avec Henry Hamilton Beamish, Robert Edward Edmondson, New York, 1937
La clé du mystère, Montréal, Ligue féminine anticommuniste de Montréal, 1938
Corporatisme canadien, Montréal, Parti de l'Unité nationale du Canada, Comité d'éducation nationaliste, 1938
La République universelle, Montréal, Service canadien de librairie, 1950
"Le Christianisme a-t-il fait faillite?": "notre devoir devant les faits": deux causeries mai-juin 1954, Montréal, 1954
À bas la haine, Montréal, La Vérité, 1965
La Révolte du matérialisme. Causerie prononcée à Montréal, Montréal, La Vérité, 1966
L'inévitabilité d'une reconstruction sociale, Montréal, Parti de l'Unité nationale du Canada, 1982
Qu'est-ce qu'un Canadien-français?, Montréal, Parti de l'Unité nationale du Canada, 1982
Le problème du communisme: le monde à la croisée des chemins, Montréal, 1982
Du communisme au mondialisme: le monde à la croisée des chemins, Saint-Lambert, Éditions Héritage, 1995
Bibliografia
Lita-Rose Betcherman, The Swastika and the Maple Leaf, Fitzhenry and Whiteside, Toronto, 1978
Joseph Bourdon, Montréal-Matin, son histoire, ses histoires, Éditions La Presse, Montréal, 1978
Adrien Arcand devant le tribunal de l'histoire : scandale à la Société Radio-Canada, Éd. Le Parti de l'unité nationale du Canada, 1983
Jean Côté, Adrien Arcand. Une grande figure de notre temps, Montréal Éditions Pan-Am, "Histoire et tradition", 1994