Figlio di Francis Magnard (1837-1894), caporedattore di Le Figaro, e di Émilie Bauduer (1837-1869), Magnard perse sua madre all'età di quattro anni. Suo padre si risposò con Olympe Broye.
Al conservatorio ebbe come insegnanti Jules Massenet e Théodore Dubois. Privatamente prese lezioni per quattro anni anche da Vincent d'Indy, con il quale strinse amicizia nonostante le divergenti opinioni politiche e religiose.[1]
Ebbe una vita solitaria e isolata, impegnandosi totalmente alla composizione.
Il 15 febbraio 1896, sposò Julia Maria Créton a Parigi, con la quale ebbe due figlieː Eve (1901-1980) e Ondine (1904-1968).
Ha dedicato a sua moglie il suo Hymne à Vénus. Lo stesso anno compose la sua terza, e più famosa, sinfonia, e cominciò a insegnare contrappunto alla Schola Cantorum, fondata a Parigi nel 1894 da Bordes, Guilmant e Indy.
All'inizio della prima guerra mondiale, nel 1914, Magnard mandò la moglie e le due figlie in una località sicura, mentre egli rimase a sorvegliare la sua residenza "de Fontaines" a Baron, dipartimento della Oise. Quando i soldati tedeschi violarono la residenza, egli sparò, uccidendo uno di loro, che risposero al fuoco e diedero la residenza alle fiamme. Il suo corpo non fu identificato nei resti dell'incendio. Questo distrusse le opere di Magnard non ancora pubblicate.[1]
La vita di Magnard fu contraddistinta da numerosi impegni: dedicò la sua quarta sinfonia a un'organizzazione femminista e si dimise dall'esercito come Dreyfusard dopo aver scritto il suo inno alla giustizia a sostegno del capitano Dreyfus.[1]
Tra le sue ventuno composizioni, si annoverano: quattro sinfonie; una suite in stile antico; Chant funèbre (1895) dedicato alla memoria del padre; Ouverture, Hymne à la Justice; le opere teatrali Yolande (1892), Guercoeur (1900), Bérénice (1909); musica da camera; una sonata per violino e pianoforte, una sonata per violoncello, un pianoforte trio, un quartetto d'archi, un quintetto per pianoforte e fiati; liriche vocali da camera.
Opere principali
Opere sinfoniche
Suite dans le style ancien op. 2, (1889);
Symphonie n°1op. 4, (1889);
Symphonie n°2op. 6, (1892);
Chant funèbreop. 9, (1895);
Ouvertureop. 10, (1895);
Symphonie n°3op. 11, (1896);
Hymne à la justiceop. 14, (1902);
Hymne à Vénusop. 17, (1904);
Symphonie n°4op. 21 (1913).
Opere liriche
Yolandeop. 5, (1892);
Guercœurop. 12, (1900);
Béréniceop. 19, (1909).
Musica da camera
Quintette pour flûte, clarinette, hautbois, basson et piano, in re minore op. 8, (1894);
Sonate pour violon et piano, in sol maggiore op. 13, (1901);
Quatuor à cordes en mi mineurop. 16, (1903);
Trio avec piano en fa majeurop. 18, (1904);
Sonate pour violoncelle et piano en la majeurop. 20, (1911);
Musica per pianoforte
En Dieu mon espérance et mon épée pour ma défense, (1889);
Trois pièces pour pianoop. 1; (1891);
Promenadesop. 7, (1893).
Note
^abc Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 366.