La rilevanza enciclopedica di questa voce o sezione sull'argomento tennis è stata messa in dubbio.
Motivo: Voce promozionale e un tantino evasiva; se parliamo dei tennisti di cui è stato il coach, non si sa nemmeno per quanto tempo, non è un coach storico di un tennista da primissimi posti del ranking, il fatto che la voce sia pure orfana è un altro piccolo indizio di non rilevanza. Il premio non l'ha vinto, e non è quello più importante per i coach, cioè quello di allenatore dell'anno.
Castellani, cresciuto a Ponte Felcino, comincia a giocare a tennis all'età di 17 anni presso il centro sportivo del suo paese. Dopo qualche anno da giocatore agonista decide di diventare un allenatore di tennis, diplomandosi subito come maestro di tennis presso la Scuola Nazionale Insegnanti della Federazione Italiana Tennis a Roma.
Nel 1998 ha preso parte, come coach della nazionale marocchina di Coppa Davis, a due partite del Gruppo Internazionale del Mondo: la prima disputata a Casablanca tra Marocco-Inghilterra, e la seconda tra Marocco-Argentina ad Agadir (Marocco)[1]. Successivamente nel 2011 è tornato ad essere coach del Marocco per l'incontro di Coppa Davis tra Marocco e Bosnia giocata a Marrakech.
A fine anni novanta, per brevi periodi, allena Novak Đoković a Perugia e Bettona, nel centro di tennis dove in quel periodo aveva una accademia.
Durante la sua attività come allenatore professionista di alto livello, ha preso parte a più di 300 Grand Prix, eventi ATP, tornei Challenger, Grand Slam e Super 9[3].
Il 28 agosto 2010 a New York, Alberto Castellani fonda la GPTCA (Global Professional Tennis Coach Association) insieme a 49 top coach di tennis nel mondo tra cui Toni Nadal, Dirk Hordorff, Rainer Schuettler, Larri Passos, Jose Perlas, Boris Sobkin e Marc Gorriz[4]. In soli due anni la GPTCA raggiunge il riconoscimento da parte dell'ATP e diventa l'unica associazione al mondo certificata dalla ATP.[5]
Ha collaborato poi per oltre dieci anni con la rivista Il tennis italiano[senza fonte].