Figlio di Pietro Reichlin ed Elisabetta Lauro[1], all'età di cinque anni Alfredo Reichlin si trasferì a Roma, dove il padre esercitò la professione d'avvocato non proseguendo l'attività industriale iniziata in Puglia dal nonno svizzero di Alfredo[2].
Quando l'attrito tra Togliatti e la corrente di Ingrao divenne inconciliabile, Reichlin fu allontanato dai quadri de l'Unità per far spazio alla nuova direzione di Mario Alicata.
Da segretario regionale del PCI in Puglia fu molto attento alla questione meridionale, alla quale dedicò anche le sue opere Dieci anni di politica meridionale. 1963-1973 (1974) e Classi dirigenti e programmazione in Puglia (1976).
Deputato nazionale fin dal 1968, durante gli anni settanta entrò nella direzione nazionale del partito e collaborò gomito a gomito con Enrico Berlinguer.
In seguito - ritenendo che il compito storico del PCI era stato quello di «conciliare per la prima volta la classe con la nazione e di insegnare alle masse povere intrise di sovversivismo che cos’è la democrazia e perché è interesse degli sfruttati e dei ceti subalterni difendere lo stato democratico»[4] - fu favorevole alle trasformazioni del partito da PCI in Partito Democratico della Sinistra prima, da PDS in Democratici di Sinistra poi, ed infine da DS in Partito Democratico.
Sposato in prime nozze con Luciana Castellina (militante comunista, espulsa nel 1969 per aver aderito al gruppo de Il manifesto), ha avuto due figli: Lucrezia e Pietro, entrambi economisti[7]. Dopo aver divorziato è passato a nuove nozze con Roberta Carlotto, che aveva avuto a sua volta una figlia, Silvia, dal precedente marito.
Opere
Dieci anni di politica meridionale. 1963-1973, Roma, Editori Riuniti, 1974
^abc Antonio Gnoli, Alfredo Reichlin: “La politica la fa chi crede in se stesso, su di me ho avuto più di un dubbio”, in La Repubblica, 7 dicembre 2014.
^ Maria Simonetti, Tre licei doc a Roma: chi c'era (PDF), su amicideltasso.it. URL consultato il 19 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2020).
^A. Reichlin, Il midollo del leone, Laterza, 2010, pp. 6-7.
^Commissione Manifesto dei Valori, su Sito ufficiale Partito Democratico. URL consultato il 26 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 30 aprile 2009).