Data la posizione dell'aeroporto, situato ad alta quota fra le Alpi francesi, e la sua corta pista di atterraggio costruita in pendenza, la struttura è da considerarsi pericolosa, e solo i piloti che abbiano conseguito un'abilitazione speciale vi possono operare.
Storia
L'altiporto di Méribel, aperto nel 1961, fu la prima aviosuperficie a servire direttamente una stazione sciistica in Francia, seguita dopo pochi anni dalle strutture di Courchevel e Megève.
Strutture
L'altiporto dispone di una sola pista d'atterraggioasfaltata orientata sud-nord (15/33), lunga 406 m e larga 15, che presenta una pendenza media dell'11%. La struttura si trova ad un'altitudine compresa tra 1691 m s.l.m. (5548 piedi) nella parte più bassa, e 1719 m s.l.m. (5639 piedi) nella parte più alta.[1]
Le ridotte dimensioni della pista non consentono agli aerei in atterraggio di usare l'inversione di spinta per decelerare: i velivoli possono quindi atterrare esclusivamente alla testata 33, la più bassa, in modo tale da rallentare più rapidamente sfruttando il potere frenante della salita; viceversa, il decollo si effettua alla testata 15, così da accelerare lungo la discesa.
Come riferisce l'archivio del Service de l'information aéronautique (SIA), l'aeroporto non dispone di procedure di avvicinamento strumentale (IAP) e adotta le regole del volo a vista (VCR), consentite soltanto in condizioni meteorologiche ottimali e nelle sole ore diurne (lo scalo quindi non è omologato per il volo notturno).
L'aeroporto non è controllato. Gli aerei in transito comunicano alla frequenza VHF di 118.750 MHz.[2]
Note
^(FR) AIRAC AIP AMDT 12/2022 (PDF), su sia.aviation-civile.gouv.fr, p. 163. URL consultato il 15 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2022).
^(FR) AIRAC AIP AMDT 12/2022 (PDF), su sia.aviation-civile.gouv.fr, p. 353. URL consultato il 15 dicembre 2022 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2022).