Mentre Antonio d'Orléans era in viaggio, Francia e Regno Unito negoziarono un trattato per le nozze degli eredi di Ferdinando VII di Spagna; il sovrano spagnolo aveva due figlie, Isabella, promessa al cugino Francesco d'Assisi, mentre l'Infanta Luisa Ferdinanda fu fidanzata ad Antonio. Il matrimonio ebbe luogo il 10 ottobre 1846, stesso giorno delle nozze di Isabella e Francesco.
Il 7 luglio 1868 scoppiò la rivoluzione spagnola del Gen. Juan Prim y Prats; fra i principali finanziatori dell'evento, che alla fine rovesciò la Regina Isabella, fu lo stesso Antonio, duca di Montpensier, gli fu chiesto comunque di lasciare la Spagna, assieme alla propria famiglia. Il 16 luglio 1868 partì e si stabilì in Portogallo. Mentre era candidato per la successione al trono spagnolo, il 13 aprile 1870 fu condannato da un consiglio di guerra all'esilio di un mese, fuori Madrid, oltre ad una multa pari a 30.000 franchi, per aver ucciso, in duello, Enrico, duca di Siviglia, fratello di Francesco nonché marito di Isabella II.
Il 16 novembre 1870, le Cortes, il parlamento spagnolo, scelse, fra tanti canditati, Amedeo, duca d'Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II di Savoia e cugino di Antonio, come nuovo Re di Spagna. Successivamente il Principe Antonio fu arrestato per essersi rifiutato di giurare fedeltà al nuovo sovrano, Amedeo I. Più tardi Montpensier venne escluso dall'esercito e perse i suoi gradi militari.
Ultimi anni e morte
Nel 1873 re Amedeo abdicò e a succedergli fu Alfonso XII, figlio di Isabella II. Antonio riuscì a ritornare in Spagna nel 1875, inoltre sua figlia, l'Infanta Maria Mercedes, sposò il giovane re e così il Duca di Montpensier si riconciliò con la famiglia della cognata. La figlia, divenuta regina consorte, morì e Alfonso XII si risposò con Maria Cristina d'Asburgo-Teschen, con cui avrà due figlie ed un figlio, Alfonso XIII. Antonio ereditò il titolo di Duca di Galliera da Maria Brignole Sale, che acquisì alla morte di quest'ultima, avvenuta il 9 dicembre 1888[1].
Antonio morì il 4 febbraio 1890, a causa di un'apoplessia cerebrale, all'età di 65 anni.
^ Alberto Casella, Cadetti della Real Casa, feudatari del Papa e dell’Imperatore, principi - vescovi. Il titolo di principe in Piemonte (seconda parte), in Rivista del Collegio Araldico, anno CXIX, n. 2 (dicembre 2022), pp. 126-127.