Ariane Mnouchkine nasce nel 1939 a Boulogne-Billancourt, piccolo paese nella periferia residenziale di Parigi. I suoi genitori sono June Hannen, un'inglese trasferitasi in Francia dopo il matrimonio, e il produttore cinematografico Alexandre Mnouchkine, russo d'origine ebraica rifugiatosi in Francia con la sua famiglia ai tempi della Rivoluzione sovietica. I genitori divorzieranno quando Mnouchkine ha poco più di dodici anni. Nella separazione Ariane sceglie di restare con il padre, mentre la sorella più piccola seguirà la madre. Il padre, la cui influenza si farà molto forte, sarà il suo punto di riferimento per tutta la vita.
Quando nel 1958 rientra a Parigi, Ariane Mnouchkine si iscrive alla Sorbona (facoltà di psicologia) e tenta di entrare a far parte dell'unica realtà teatrale esistente presso l'università: il Groupe Antique. La Mnouchkine si allontana rapidamente da questo gruppo studentesco per fondare nell'ottobre del 1959 l'Association Théâtrale des Étudiants de Paris (ATEP). Assieme a lei sono France Djoud, Pierre Skira e Martine Frank ai quali si uniranno poco dopo Jean-Claude Penchenat, Philippe Leotard, Jean-Pierre Tailhade, Myrrha Danzenc, Françoise Tournafond, Gérard Hardy. Questi saranno il nucleo di partenza del futuro Théâtre du Soleil che si costituirà qualche anno dopo.
In questo stesso periodo Mnouchkine fa esperienza come sceneggiatrice cinematografica per un film prodotto dal padre, L'Homme de Rio, di Philippe de Broca.
Nel 1963 Ariane Mnouchkine parte per un viaggio di un anno in Estremo Oriente, che costituirà una tappa fondamentale per la sua formazione teatrale ed estetica.
Il rientro in Francia nel 1964 vede il costituirsi del Théâtre du Soleil, da questo momento in poi è difficile separare la biografia della regista da quella della compagnia e del teatro.
Théâtre du Soleil
Il Théâtre du Soleil nasce nel 1964 e si costituisce come cooperativa in cui tutti i membri hanno pari diritti e doveri, sia nell'ambito della gestione amministrativa sia, soprattutto, in quello della creazione artistica.
La scelta costitutiva della compagnia mostra una posizione politica ben definita che affonda le sue radici oltre che nel clima politico e culturale della Francia degli anni Sessanta, anche nel contesto delle associazioni teatrali universitarie, inglesi e francesi.
Dal 1970 il Théâtre du Soleil ha la sua casa in una vecchia fabbrica abbandonata alla periferia parigina, la Cartoucherie di Vincennes.
Gli spettacoli del Théâtre du Soleil sono il frutto di lunghe sperimentazioni collettive e, spesso, vengono modificati nel corso delle rappresentazioni. A tal proposito è determinante il rapporto che s'instaura fra attori e pubblico.
Per 1789 la Mnouchkine costruì un impianto scenico complesso, formato da diversi palchi uniti da passerelle che venivano percorse dagli attori. Alla recitazione si mescolava il racconto di eventi storici, come quello della presa della Bastiglia, in un contesto che si potrebbe definire metateatrale, poiché molti episodi erano visti attraverso la rappresentazione che ne davano gli artisti delle fiere parigine nelle loro parades.
Premio Europa per il Teatro
Nel 1987, il primo Premio Europa per il teatro viene assegnato a Ariane Mnouchkine per l’attività svolta con il Théâtre du Soleil, con la seguente motivazione:
La giuria all’unanimità, ha deciso di attribuire il premio “Europa per il Teatro 1987”, consistente in 60.000 ECU ed in una scultura originale di Pietro Consagra, al Théâtre du Soleil diretto da Ariane Mnouchkine per avere avviato e realizzato su solide basi un efficace discorso sul rinnovamento del linguaggio teatrale e sulla proposta di una nuova impostazione della professionalità dell’attore.[1]
Teatro
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1997 Et soudain des nuits d'éveil, creazione collettiva Théâtre du Soleil «in armonia» con Hélène Cixous
1999 Tambours sur la digue, di Hélène Cixous
2003 Le Dernier Caravansérail, creazione collettiva Théâtre du Soleil (2 aprile 2003 Le fleuve cruel (première partie) ; 21 novembre 2003 Origines et destins (deuxième partie))
2006 Les Épheméres, creazione collettiva Théâtre du Soleil
^I Edizione, su Premio Europa per il Teatro. URL consultato l'11 dicembre 2022.
Bibliografia
(FR) Bablet Denis - Emile Copfermann - Bernard Dort - Françoise Kourilisky - Catherine Mounier, Different, le Théâtre du Soleil, in «Travail théâtral», VI (1976), numero speciale
(FR) Denis Bablet - Marie-Louise Bablet, Le Théâtre du Soleil ou la quête du bonheur, diapolivre, Paris, Cnrs Serddav, 1979
(FR) Martine Frank - Claude Roy, Le Théâtre du Soleil: Shakespeare, in «Double page», 1982, 32
(FR) Martine Frank - Hélène Cixous, Le Théâtre du Soleil: L'Indiade in «Double page», 1987, 49
Giuseppe Spataro, Ideologia e prassi in Ariane Mnouchkine ed il Théâtre du Soleil, Genova, Silver Press, 1987
(DE) Simone Seym, Das Théâtre du Soleil: Ariane Mnouchkine Äestetik des Theaters, Stoccarda, Metzeler, 1992
(EN) Adrien Kiernander, Ariane Mnouchkine and Théâtre du Soleil, Cambridge, Cambridge University Press, 1993
(FR) Josette Féral, Dresser un monument à l'éphémère: rencontres avec Ariane Mnouchkine, Parigi, Ed. Théâtrales, 1995
(FR) Josette Féral, Trajectoires du Soleil: autour d'Ariane Mnouchkine, Parigi, Ed. Théâtrales, 1998
(FR) Françoise Quillet, L'Orient au Théâtre du Soleil, Parigi, L'Harmattan, 1999
(EN) David Williams, Collaborative Theatre: The Théâtre du Soleil Sourcebook, Londra, Routlegde, 1999
(FR) Laurence Labrouche, Ariane Mnouchkine. Un parcours théâtral. Le terrassier, l'enfant et le voyageur, Parigi, l'Harmattan, 1999
(FR) Laurence Labrouche, Ariane Mnouchkine, le corps disponible, in C. Müller (a cura di), Le training de l'acteur, Arles, Actes Sud- Papiers, 2000
(FR) Anne Neuschäfer, De l'improvisation au rite: l'epopée de notre temps. Le Théâtre du Soleil au carrefour des genres, Francoforte, Peter Lang, 2002
Barbara Alesse, Ariane Mnouchkine e il Théâtre du Soleil, Roma, Editoria e Spettacolo, 2005
(FR) Fabienne Pascaud, L'Art du présent. Ariane Mnouchkine. Entretiens avec Fabienne Pascaud, Parigi, Plon, 2005