Studiò a Siena e Pisa; in questa università aggredì un professore da lui ritenuto reazionario. Fu espulso dall'ateneo e passò alcuni mesi in carcere. Dopo quell'episodio fu costretto a completare gli studi fuori dal Granducato di Toscana. Si trasferì dunque nel Ducato di Lucca e all'Università di Lucca si laureò in legge. Fu combattente a Montanara con i volontari toscani; insegnò a Lucca, a Pisa e nell'Istituto superiore di Firenze. Insigne filosofo cristiano, scrittore di pregio, pedagogista, collaborò con Raffaello Lambruschini al periodico La famiglia e la scuola.
Il 31 marzo del 1869, per i suoi meriti letterari e scientifici, fu chiamato a sedere nel Collegio dei Residenti dell'Accademia della Crusca[1]; in seguito ne ricoprì più volte l'Arciconsolato[2]. Fu il filosofo della bellezza, che definì stare fra il vero e il buono, e li collegava come il mezzo tra il principio e fine. Ebbe stile classico e le sue opere a volte sono apprezzate più per l'eleganza della prosa che per il contenuto.
Evidenza, amore e fede, o i criteri della filosofia, discorsi e dialoghi. Famiglia, patria, Dio, o i tre amori (1887).
I discorsi del tempo in un viaggio in Italia (1867): in ogni città coglie occasione per un insegnamento civile; a Venezia il capitolo sulla religione, a Milano sullo stato, ecc.
Il bello nel vero, o estetica.
Il buono nel vero, o morale e diritto naturale.
Illustrazione delle sculture e dei mosaici sulla facciata del Duomo di Firenze (1887).
Il vero nell'ordine (1876), o ontologia e logica.
L'armonia delle cose, o antropologia; cercò di costruire una metafisica fondata sulla relazione, l'armonia, l'ordine; ha capitoli sull'educazione religiosa, civile e privata (versione digitalizzata)
Letteratura e patria, collana di ricordi nazionali
Nuovi discorsi del tempo, o famiglia, Patria, Dio
Religione ed arte, collana di ricordi nazionali.
Storia della filosofia, molto accreditata.
Sveglie dell'anima.
Il Messia redentore vaticinato, uomo dei dolori, re della gloria.
La mia corona del rosario.
Ai figli del popolo, consigli.
Giovanni Duprè o Dell'arte, 2 dialoghi.
Evidenza, amore e fede o i criteri della filosofia (1858), lezioni e dialoghi sulla filosofia cristiana; lavoro scientifico e popolare, e discorsi sulla storia della filosofia, accordo della filosofia con la tradizione; discussione sulla filosofia e la fede.
La filosofia di Dante.
La bellezza qual mezzo potente di educazione.
Note
^Nella stessa seduta era eletto Socio residente anche Terenzio Mamiani. Cfr. "La Rassegna nazionale", v. 142 (1905), p. 619.
^La prima volta dal 1873 al 1883 e poi dal 1897 fino alla morte.
^C. Cresti, M. Cozzi, G. Carapelli, Il Duomo di Firenze 1822-1887. L'avventura della facciata, Firenze 1987.
Bibliografia
Giovanni Casati, Dizionario degli scrittori d'Italia dalle origini fino ai viventi, Romolo Ghirlanda Editore, Milano, 1926-1934.
Mario Themelly, «CONTI, Augusto» in Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 28, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983.
Grande Dizionario Enciclopedico UTET (Fedele), Torino, UTET, 1992, volume V, alla voce.