La battaglia della Neva fu combattuta e vinta il 15 luglio 1240 sulle rive dell'omonimo fiume dalle truppe russe del principe di Novgorod e di Vladimir, Aleksandr Jaroslavič, contro una forza d'invasione svedese. Il motivo di tale attacco da parte degli svedesi è da ricercare nella volontà di prendere il controllo della foce del fiume e della vicina città di Staraja Ladoga: il punto di inizio della Via variago-greca, una fondamentale rotta commerciale fluviale che univa il Mar Baltico con il Mar Nero.
Gli svedesi avanzavano dalla Finlandia verso sud, per sottomettere i rus' e i finni pagani della regione della Neva e del lago Ladoga, prendendo il controllo di un tratto della rotta commerciale dal mar Baltico al mar Nero, la cosiddetta Via dei Variaghi. Il granduca Aleksandr li attaccò di sorpresa tra il corso della Neva e quello del suo affluente Ižora, approfittando della nebbia per assalire l'accampamento svedese. Nel corso dello scontro Birger fu ferito da Aleksandr, e l'esercito scandinavo sconfitto e disperso.