Il nome Besso potrebbe derivare dall'aggettivo "basso", a indicare una zona che anche se si trova in alto rispetto al borgo, è in basso rispetto alle località collinari di Montarina, Moncucco, Soldino e Coremmo.
Un'altra ipotesi sull'origine del nome vuole che gli abitanti lo abbiano dedicato all'omonimo San Besso martire (III secolo – IV secolo). Soldato della legione Tebea. Ebbe fama di grande taumaturgo, autore di innumerevoli miracoli, protettore dei soldati contro i pericoli della guerra.
La crescita di Besso come zona residenziale risale alla fine dell'Ottocento ed è legata all'apertura della Ferrovia del San Gottardo (1882) e alla costruzione della stazione di Lugano, sulla spianata della collina di San Lorenzo.
Inizialmente, lo sviluppo del quartiere avviene tramite insediamenti residenziali e alberghieri lungo Via Basilea (già Via Circonvallazione, 1891), tracciata nel 1893 per collegare Besso con la stazione e il centro città.
Nel 1900 viene realizzata la Clinica di Moncucco e nel 1909 la scuola elementare, mentre l'asilo comunale viene aperto nel 1926.
Nel 1926 si inaugura il tunnel di Besso e viene aperto un sottopassaggio pedonale.
Per dare un centro ordinato al quartiere, nel 1943 viene realizzato il Piazzale di Besso, collegato con il passaggio pedonale e con il tunnel stradale.
Installazione permanente di arte contemporanea del 2019 NeuralRope#1. Inside an Artificial Brain di Alex Dorici e Luca Maria Gambardella commissionata dal Comune di Lugano LivingLab[5].
Amministrazione
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del quartiere.
Note
^abBesso – Storia, su sito istituzionale del comune di Lugano, 20 settembre 2016. URL consultato il 21 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).
^Besso – Luoghi di culto, su sito istituzionale del comune di Lugano, 20 settembre 2016. URL consultato il 21 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2017).
^ Comune di Lugano (a cura di), Ex seminario diocesano S. Carlo, in pannello esplicativo collocato all'esterno del monumento..