Biagio De Giovanni
Biagio De Giovanni (Napoli, 21 dicembre 1931) è un filosofo e politico italiano, parlamentare europeo, già esponente del PCI, del PDS e dei DS. Ha aderito successivamente alla Rosa nel Pugno.
Biografia
Da giovanissimo simpatizzò per la Monarchia e l'11 giugno 1946 fu tra coloro che presero parte agli scontri che causarono la strage di via Medina; in seguito avrebbe spiegato la sua partecipazione con queste parole: «Già leggevo Hegel - ero monarchico perché credevo all'unità dello Stato. (...) Scappai quando la situazione s'incanaglì»[1].
Laureatosi presso la facoltà di giurisprudenza all'Università Federico II di Napoli, con una tesi di filosofia del diritto su Giambattista Vico, è stato docente nello stesso ateneo e in seguito ha insegnato presso l'Università di Bari.
È stato poi docente di Dottrine politiche presso l'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" e titolare della cattedra Jean Monnet di Storia e politica dell'integrazione europea presso lo stesso ateneo. Dal 1981 al 1986 è stato il direttore della rivista "il Centauro. Rivista di filosofia e teoria politica", che annoverava, tra gli altri, collaboratori come Angelo Bolaffi, Massimo Cacciari, Umberto Curi, Roberto Esposito e Giacomo Marramao.
Dal 1987 al 1989 è stato rettore dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale".
È stato eletto deputato europeo alle elezioni del 1989 nelle liste del Partito comunista italiano e poi riconfermato nel 1994 con il Partito democratico della sinistra. È stato presidente della Commissione per gli affari istituzionali, membro della Commissione per la gioventù, la cultura, l'istruzione, i mezzi di comunicazione e lo sport, della Delegazione per le relazioni con l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, della Commissione giuridica e per i diritti dei cittadini, della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese, della Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashrek e gli Stati del Golfo. Conclude il mandato nel 1999.
In seguito continua a essere attivo come relatore in diversi seminari e incontri, su temi non solo filosofici; inoltre continua la sua produzione pubblicistica.
Opere principali
- L'esperienza come oggettivazione: alle origini del problema moderno della scienza, Jovene, 1962.
- La teoria politica delle classi nel Capitale, De Donato, 1976.
- Hegel e il tempo storico della società borghese, De Donato, 1976.
- Marx e la costituzione della praxis, Cappelli, 1984.
- Marx dopo Marx, con Gianfranco Pasquino, Cappelli, 1985.
- La nottola di Minerva: PCI e nuovo riformismo, Editori Riuniti, 1989.
- Dopo il comunismo, Cronopio, 1990.
- L'ambigua potenza dell'Europa, Guida, 2002.
- Da un secolo all'altro: politica e istituzioni a partire dal 1968, con Ciriaco De Mita e Roberto Racinaro, Rubbettino, 2004.
- La filosofia e l'Europa moderna, Il Mulino, 2004.
- Sul partito democratico. Opinioni a confronto, con Massimo Cacciari e Giuseppe Galasso, Guida, 2007.
- A destra tutta. Dove si è persa la sinistra?, Marsilio, 2009.
- Elogio della sovranità politica, Editoriale Scientifica, 2015.
- Kelsen e Schmitt. Oltre il Novecento, Editoriale Scientifica, 2018.
- Marx filosofo", Editoriale Scientifica, 2018.
- Libertà e vitalità. Benedetto Croce e la crisi coscienza europea, Il Mulino, 2018.
- Figure di apocalisse. La potenza del negativo nella storia d'Europa, Il Mulino, 2022.
- Giordano Bruno, Giambattista Vico e la filosofia meridionale, Editoriale Scientifica, 2023.
Note
Bibliografia
- Le Forme e la storia. Scritti in onore di Biagio De Giovanni, a cura di M. Montanari, F. Papa, G. Vacca, Napoli, Bibliopolis, 2011 (in appendice Bibliografia di Biagio de Giovanni, a cura di Luca Basile)
Collegamenti esterni
|
|