La regione di Briançon (il Brianzonese, le Briançonnais in francese), benché a lungo legata al Delfinato, è di lingua provenzale nella sua variante dialettale «gavotte», detta anche alpina. Il nome della città in provenzale è Briançoun[4]. Alcune popolazioni celto-liguri, i Brigiani, sono all'origine del nome romano di Brigantio o Brigantium, la cui radice celtica "brig" significa «luogo elevato».
L'esistenza di Briançon è successivamente riferita da Strabone, Tolomeo, Attico e Plinio il Vecchio, il quale, secondo Victor Adolphe Malte-Brun, ne attribuirebbe la fondazione a dei Greci cacciati dai dintorni del lago di Como dai "Boiani" e dai Senoni, che avrebbero distrutto la loro città, Brigantium. Questi greci si sarebbero rifugiati nelle Alpi, stabilendosi tra il Monginevro ed il Sisterone, costruendo una città che nominarono Brigantium, in memoria senza dubbio della città che avevano abitata in Italia.
La città è data ai Conti d'Albon nel 1040, futuri Delfini del Viennense (in franceseViennois), ed occupa allora la metà nord della sua sede attuale ed un quartiere, oggi scomparso, è situato sul precedente luogo del "Campo di Marte". Nel 1228, è chiamata borgo (burgus), cosa che denota una certa importanza della "città alta", creata come "città nuova" con pianta regolare e catasto persistente nel primo quarto del XIII secolo. Delle franchigie le sono accordate nel 1244 al fine d'attirare nuovi abitanti. Prospera, la città costituisce una comunità in unione formalizzata con le frazioni dei dintorni, riunite sotto il termine di «terzo», il 4 marzo 1382[8].
Geografia fisica
Posizione
Sorge alla confluenza della valle dei fiumi Guisane e Cerveyrette. La larga vallata della Durance, chiamata dalla città stessa brianzonese o briançonnais, le apre verso il nord, attraverso il Colle del Monginevro, le porte dell'Italia e verso il sud Gap e la Provenza.
Clima
Briançon è nota anche come stazione climatica per le patologie respiratorie asmatiche e allergiche perché gode di un microclima caldo e secco (l'umidità media è inferiore al 40%), dovuto all'anomala disposizione della valle della Durance. La valle ha infatti un orientamento nord-sud (e non est-ovest come quasi tutte le valli dell'arco alpino francese) e pertanto da un lato le Alpi a est bloccano le nubi provenienti dalla pianura padana facendo della città una delle più assolate di Francia, dall'altro l'apertura a sud permette all'aria calda del Mediterraneo di risalire fino a Briançon rendendo il clima secco.
Centro storico
Il centro storico è circondato da una doppia cinta muraria, in cui si entra attraverso la "Porte de Pignerol" e si sviluppa intorno ad una via centrale in pendenza (Grand Rue), con caratteristico canale centrale a cielo aperto per il deflusso delle acque ed il lavaggio delle strade. Esso si presenta come un nucleo abitativo fortificato e conglobato, costruito da Vauban per difendere la regione dagli austriaci nel XVII secolo. Le strade sono molto ripide e strette, ma estremamente pittoresche e piene di tipici negozi, come ristoranti ed esercizi commerciali di "souvenir". Da segnalare la fontana detta di Francesco I del 1537 e la chiesa di Notre-Dame (1703-1718), costruita sempre su progetto di Vauban, con due campanili a cupola. Il centro storico finisce al Pont d'Ansfeld, che scavalca il fiume Durance con un'unica arcata.