La Brooklyn, già Dreher, è stata una squadra maschile italiana di ciclismo su strada, attiva nel professionismo dal 1970 al 1978. Diretta dall'ex ciclista Franco Cribiori, fu sponsorizzata dal 1970 al 1972 da Dreher, e dal 1973 al 1977 da Perfetti con il marchio Brooklyn.
Storia
1970-1972: Dreher
La squadra nasce nel 1970 come Gruppo Sportivo Dreher, sponsorizzata dal birrificio Dreher (già presente nel mondo di ciclismo dal 1966 come marchio della classifica a punti al Giro d'Italia, o "Trofeo Dreher") e diretta in ammiraglia dal giovane Franco Cribiori, già ds della G.B.C.[1]. La nuova squadra annovera inizialmente tra le sue file undici corridori, tra cui il due volte campione del mondo di velocità Patrick Sercu, e al primo anno è attiva quasi unicamente in Italia[2][1]. Nel 1971 la Dreher si amplia, integrando in rosa tra gli altri il cronoman danese Ole Ritter e il velocista della pista Giordano Turrini[3]; i successi in stagioni sono una decina, e tra questi spiccano le quattro vittorie di tappa al Giro d'Italia, due con Sercu e una con Pierfranco Vianelli e Ole Ritter[4].
A fine 1972 Giorgio Perfetti, presidente dell'azienda di dolciumi Perfetti, rileva la squadra da Dreher per fondare il nuovo Gruppo Sportivo Brooklyn (dal nome del chewing-gum loro prodotto di punta). All'azienda dolciaria lainatese si affianca la torinese Gios per la fornitura delle biciclette; i telai dei cicli, su richiesta di Perfetti, vengono verniciati con un nuovo blu brillante, detto "blu Gios", divenuto in seguito iconico[7]. Il primo anno di Brooklyn è ricco di successi: sono ben 34 le vittorie su strada (inclusi i circuiti e le kermesse), di cui 21 a opera di De Vlaeminck, e tra queste la Milano-Sanremo, la Tirreno-Adriatico e tre frazioni al Giro d'Italia; lo stesso De Vlaeminck vince anche 13 gare di ciclocross, contribuendo all'affermazione in Europa del marchio Perfetti[8].
Nel 1974 la Brooklyn diventa una delle squadre più competitive sui diversi terreni: per puntare alle classifiche dei Grandi giri vengono integrati in rosa il giovane Wladimiro Panizza e il belga Johan De Muynck, che affiancano i capitani De Vlaeminck per le classiche e Sercu per le volate[8]. In stagione De Vlaeminck conquista la Milano-Torino, la Tirreno-Adriatico, la sua seconda Parigi-Roubaix (con una celebre rimonta su Francesco Moser)[6], una tappa e la classifica a punti al Giro d'Italia (nella stessa "Corsa Rosa" Sercu vince tre frazioni ed Ercole Gualazzini una), e il Giro di Lombardia. La squadra fa inoltre il suo debutto al Tour de France, vincendo quattro tappe (una con Gualazzini e tre con Sercu, che fa sua anche la classifica a punti) e piazzando Panizza al quarto posto della generale, a 10'59" dal vincitore Eddy Merckx. Il 1975 è l'anno del dominio al Giro d'Italia: la Brooklyn conquista infatti ben dodici frazioni sulle ventitré totali, sette grazie a De Vlaeminck (che conquista anche per la terza volta la classifica a punti, oltre al quarto posto nella generale), tre con Sercu e una con Panizza e Marcello Osler. Tra gli exploit stagionali anche le vittorie di De Vlaeminck alla Tirreno-Adriatico, alla Parigi-Roubaix, al Campionato di Zurigo e al Giro di Svizzera (con ben sei frazioni vinte); al Tour de France, invece, la squadra non viene invitata.
Anche nel 1976 la squadra è grande protagonista al Giro d'Italia: arrivano dieci successi parziali nelle ventiquattro frazioni in programma (quattro per De Vlaeminck, tre per Sercu, e una a testa per De Muynck, Ronald De Witte e Gualazzini), e il secondo posto finale dello stesso De Muynck a soli 19" dal vincitore Felice Gimondi. Brooklyn riappare anche sul palcoscenico del Tour de France: in quella Grande BoucleAldo Parecchini vince la tappa di Nancy e Giancarlo Bellini conquista la maglia a pois della classifica scalatori. Durante l'anno De Vlaeminck vince anche la Tirreno-Adriatico e il Giro di Lombardia, mentre De Muynck fa suo il Giro di Romandia e De Witte la Parigi-Tours. A fine stagione Sercu lascia il team, in direzione Fiat France. Il 1977 si apre comunque con il sesto successo consecutivo di De Vlaeminck alla Tirreno-Adriatico e con la sua successiva doppietta Giro delle Fiandre-Parigi-Roubaix: si trattò del primo successo del campione belga al Fiandre, e della quarta affermazione alla Roubaix, un record eguagliato solo nel 2012 da Tom Boonen. Il Giro d'Italia subito seguente vede la Brooklyn sfiorare soltanto vittorie parziali, e perdere il capitano De Muynck, non partito nella ventesima tappa a causa delle cadute rimediate nelle tappe di Forlì e Col Drusciè[9]; nel finale di stagione De Vlaeminck vince quindi il Giro del Piemonte[10].