Figlio di un umile manovratore di barche sui canali, studiò fino all'età di dodici anni, quando ebbe l'occasione di trovare l'impiego dapprima come garzone di fattoria e poi come fattore. Proprio in questi anni si avvicinò al disegno e alla pittura come autodidatta.[1]
Durante il suo tempo libero si addestrò in attività sportive divenendo in breve tempo un lottatore (Wrestling) affermato, prima di entrare a far parte di un circo itinerante sempre con lo stesso ruolo.[1]
Durante il 1907 concretizzò il suo sogno raggiungendo Parigi, dove si impiegò subito come manovale nella metropolitana e dopo un po' di tempo come facchino di un tipografia.
Già nel periodo precedente la prima guerra mondiale dedicò gran parte del suo ristretto tempo libero alla pittura, mostrando i suoi lavori in esposizioni sul marciapiede, ma a causa del suo stile all'antica non riuscì ad ottenere successo.[2]
Nel 1914 incominciò il calvario militare e bellico che durò quattro anni, durante i quali si distinse ottenendo tre decorazioni per meriti speciali.
Terminata la guerra decise di impegnarsi a fondo con l'arte e nel 1922 ebbe l'occasione di esporre le sue opere a Montmartre, dove finalmente qualche osservatore entusiasta dei suoi quadri lo segnalò al critico d'artetedescoWihelm Uhde, già noto per aver scoperto e lanciato Henri Rousseau e Séraphine, che ammirato dai suoi prodotti, lo definì come un'artista emergente, pressoché una rivelazione, nell'ambito dei cosiddetti "pittori ingenui".[2][3]
Grazie al successo commerciale riscosso riuscì a svolgere, da questo momento, a tempo pieno l'attività di pittore.
Nel 1937 partecipò ad un'importante mostra intitolata "Maîtres populaires de la réalité," a Parigi.
Realizzò la sua prima mostra personale nel 1944 alla Galerie Pétridès.
Le caratteristiche peculiari della sua arte furono una dominante ingenuità nei temi e nei soggetti, con una certa predilezione per gli ambienti campagnoli oppure per le scene circensi e di fiere paesane, la narrazione realistica popolaresca ma sincera ed un primitivismo marcato che lo inserirono in qualche modo all'interno della più decadente pittura naïf.[2][3]
I dipinti della sua maturità si contraddistinsero per i colori audaci, con forti contrasti di nero, rosso brillante, blu e rosa elettrico. I suoi dipinti di donne risultarono enfatici nella loro carnalità, e i suoi paesaggi furono notevoli nella loro attenta attenzione allo spazio e agli effetti della luce riflessa sull'acqua.[1][4]