La famiglia Cavendish, pur possedendo il titolo nominale riferito al Devonshire (attuale Devon), ha la gran parte dei suoi possedimenti terrieri nel Derbyshire.
Storia
Origini
John Cavendish, proveniente dall'omonima cittadina nel Suffolk, discendeva dal normanno Robert de Gernon, a sua volta discendente del ducaRollone, vissuto sotto il regno di Enrico I e con interessi attorno all'abbazia di Gloucester. Il figlio, anch'egli chiamato Robert de Gernon, sposò l'erede di John Potton di Cavendish; Robert, ottenuto il controllo di numerose terre nel Sufflok, si trasferì proprio a Cavendish, divenendo il signore di quel territorio.
I Cavendish non si distinsero particolarmente fino a quando, nel XVI secolo, William Cavendish si fece notare come membro della commissione istituita da Thomas Cromwell ("visitors of the monasteries") nell'ambito della dissoluzione dei monasteri voluta da re Enrico VIII Tudor quando decise di annettere alla Corona tutti i beni temporali della Chiesa cattolica. In seguito entrò a far parte del governo nell'ambito dell'Exchequer, organo amministrativo che si occupava di finanza. Grazie a questi incarichi aumentò enormemente il suo patrimonio tanto che venne accusato di avere approfittato della sua posizione durante la confisca dei beni ecclesiastici.
Le sue due prime mogli morirono entrambe, lasciandogli solamente due figlie femmine. Così, nel 1547 sposò Bess di Hardwick. Cavendish vendette i suoi possedimenti nel Suffolk e si trasferì nel Derbyshire, regione natale della moglie. Nel 1552 Sir William diede inizio alla costruzione di Chatsworth House.
Nei dieci anni del loro matrimonio William e Bess ebbero otto figli di cui sono due raggiunsero la maggiore età. Alcuni dei discendenti di William Cavendish furono Duchi di Devonshire, altri Duchi di Newcastle. Una nipote di sir William, Arbella Stuart, fu candidata al trono d'Inghilterra nel 1603.
La morte di sua madre nel 1608 e la morte del fratello maggiore Henry nel 1616, gli diedero una grande fortuna. Era insieme a Giacomo I nel Wiltshire nel 1618, quando, il 2 agosto, fu creato Conte di Devonshire, mentre la corte alloggiava nel palazzo del vescovo di Salisbury; c'è chi sostiene abbia pagato 10.000 sterline per ottenere il titolo.
Venne esiliato nel 1642, ed i suoi beni furono sequestrati. Ritornò dal continente nel 1645, si presentò al Parlamento, dove fu perdonato per il suo negligenza nel 1646, e dovette pagare 5.000 sterline di multa.
Visse in ritiro con la madre a Latimer, nel Buckinghamshire.
Rientrato in patria, nel 1695 venne eletto alla Camera dei Comuni inglese quale rappresentante del Derbyshire, rimanendo in carica sino al 1701, per poi passare dal 1702 alla rappresentanza di Castle Rising per il Parlamento di Gran Bretagna. Durante questo periodo come parlamentare, egli si interessò in particolare alla sfera finanziaria dello Stato e nello specifico sugli effetti delle norme introdotte dal Parlamento e dalla Tesoreria a causa delle esigenze di guerra.
Il ruolo preminente ricoperto da William Cavendish nella Camera dei Comuni faceva quasi presagire che avrebbe potuto sostituire sir Charles Hedges al ruolo di Segretario di Stato, ma ad ogni modo nel gennaio del 1702 venne prescelto alla carica di capitano degli yeomen della guardia, un incarico cerimoniale che gli fruttava 1.000 sterline all'anno. Convinto sostenitore della causa degli Hannover per la loro successione al trono britannico, il 5 maggio scrisse una lettera di ringraziamento all'elettrice Sofia.
Nelle elezioni del 1702 accettò l'invito a candidarsi per lo Yorkshire. Durante questa sessione parlamentare, William Cavendish venne coinvolto in molti progetti legislativi, presentando il 9 dicembre 1702 un documento per incoraggiare e migliorare la produzione di vestiti da marinai in Inghilterra. Non mancò contemporaneamente di favorire la riorganizzazione del partito Whig per meglio sostenere gli scontri politici del tempo.
Dopo un soggiorno nello Yorkshire durante l'estate del 1704, con un occhio di riguardo alle successive elezioni, nel 1705 fece ritorno a Londra per aiutare gli Whig col proprio sostegno politico.
Il 18 agosto 1707 William Cavendish succedette al padre al titolo di II duca di Devonshire ed ebbe quindi il diritto di sedere nella Camera dei Lords. Il deputato James Brydges così commentò questo passaggio: "perdiamo con questo spostamento alla Camera dei Lords una buona fetta di membri della Camera dei Comuni, una perdita che non sarà così facilmente riparata". Due giorni dopo la morte del padre, Cavendish venne ammesso anche nel Consiglio Privato del Re e per due volte, dal 1716 al 1717 e dal 1725 al 1729 ricoprì la carica di Lord President of the Council. Durante questo periodo fece parte della commissione che si occupava dei rapporti d'unione tra Scozia ed Inghilterra.
Eletto membro del Parlamento britannico per il Derbyshire nel 1741 e nuovamente nel 1747, il Duca di Devonshire fu uno strenuo sostenutore della politica di sirRobert Walpole e, dopo la caduta di quest'ultimo, si legò al suo successore Pelham. Henry Pelham scrisse al padre di William per lodarne il figlio: "il nostro stare in mezzo ai giovani ci permetterà di fare meraviglie".[1]
Devonshire ascese, alla morte di suo padre nel dicembre del 1755, ai titoli paterni, tra cui quello di Duca di Devonshire.
La Guerra dei Sette anni nel frattempo stava provocando ingenti perdite per la Gran Bretagna sotto la leadership del Duca di Newcastle e quando quest'ultimo venne costretto a dare le sue dimissioni nell'ottobre del 1756, Giorgio II chiese al Duca di Devonshire di tenere le redini del governo.[6] Devonshire accettò l'incarico alla condizione che il suo termine avesse fine dopo la conclusione della sessione parlamentare fino a nuove elezioni.[7]
L'amministrazione si concluse però nel giro di breve tempo per una serie di motivi, inclusa l'opposizione di Giorgio II e la contestata esecuzione dell'ammiraglio John Byng. Dopo la fine del suo mandato, il Duca di Devonshire venne rimpiazzato nuovamente dal Duca di Newcastle che includeva nella sua nuova formazione anche Pitt, Henry Fox e John Russell, IV duca di Bedford. Questo nuovo governo condusse la Gran Bretagna alla conclusione positiva della guerra ed al termine delle ostilità.
Devonshire, dopo le proprie dimissioni, venne nominato Lord Ciambellano nel governo del Duca di Newcastle e le sue relazioni col suo successore si fecero sempre più strette.[9]Giorgio II morì nell'ottobre del 1760 e venne succeduto da suo nipote Giorgio III, che era sospettoso nei confronti dei Duchi di Devonshire e Newcastle. Quando Newcastle diede le proprie dimissioni nel maggio del 1762, il Duca di Devonshire disse che egli avrebbe frequentato solo raramente i consigli indetti da Lord Bute. Quando nell'ottobre di quell'anno Giorgio III richiese che il gabinetto di governo stilasse le condizioni di pace della guerra da poco finita, Devonshire declinò la partecipazione adducendo la scusa di avere conoscenze inadeguate in materia.[10] Il 28 ottobre, viaggiando da Kew a Londra, il Re vide una carrozza con a bordo i Duchi di Devonshire e Newcastle e pensò che i due duchi si fossero rassegnati all'idea di dare le loro dimissioni e questo era lo scopo del Duca di Devonshire. Quando però il Duca giunse a Londra, Giorgio III si rifiutò di vederlo e come scrisse più tardi "Ordinai al paggio di dirgli che non volevo vederlo, e che se avesse chiesto se avesse potuto andarsene di rispondere che doveva ricevere dei miei ordini. Mentre se ne andava dissi ad alta voce "Dio vi benedica, passerà molto tempo prima che noi ci rincontreremo"." Durante un incontro con il suo consiglio privato quattro giorni più tardi, il Re personalmente cancellò il nome del Duca di Devonshire dalla sua lista di consiglieri. Secondo uno dei suoi biografi, John Brooke, "Molte cose nella lunga vita di re Giorgio III lo misero in cattiva luce".[11]
Da sempre egli aveva avuto una debole costituzione e gradualmente, crescendo, si era ammalato sempre più. Egli morì nei Paesi Bassi austriaci a Spa (attuale Belgio) ove era solito recarsi per delle cure termali. La sua morte fu una grande perdita per i suoi alleati politici. Morendo a 44 anni e 147 giorni di vita egli fu il Primo Ministro a morire più giovane nella storia inglese.
Gli successe il figlio maggiore William Cavendish, che venne subito eletto, fino al 1793, Lord Alto Tesoriere d'Irlanda.
Il quinto Duca, che non fu un politico di spicco come i suoi predecessori, è noto soprattutto per il ruolo avuto nella società dell'epoca dalla sua prima moglie, Georgiana Spencer. Georgiana, donna di grande bellezza e di altrettanto fascino e carisma dettò la moda del tempo e radunò attorno a sé una cerchia di letterati e politici. Viaggiò molto, divenendo persino amica della regina di FranciaMaria Antonietta.
Quest'ultimo, che ebbe il titolo di Marchese di Hartington dalla nascita al 1811, nacque a Parigi. Il giovane William studiò prima alla Harrow School di Londra e poi al Trinity College di Cambridge. La madre morì nel 1806, il padre nel 1811. Alla morte del padre William Cavendish divenne il sesto Duca del Devonshire, a soli ventuno anni. Con il titolo, Cavendish ereditò anche un grande patrimonio composto da otto Stately homes, grandi magioni simbolo della potenza delle maggiori famiglie inglesi, e circa 200.000 acri di terreno.
Devonshire fu molto amico del Principe Reggente e conobbe personalmente personaggi come Antonio Canova e Charles Dickens. Il Duca fu, nella vita privata, un interessato amante della botanica e concesse numerosi privilegi e favori a varie associazioni di studio di botanica, sinché nel 1838 non divenne Presidente della Royal Horticultural Society.
La cultivar di banana attualmente più diffusa al mondo, la Cavendish, venne così chiamata proprio in onore del Duca di Devonshire che ne acquistò uno dei primi esemplari e dalle serre del quale la cultivar fu sviluppata per la commercializzazione.
Dopo che nel 1871 la sua dimora di campagna di Holker Hall venne parzialmente distrutta dalle fiamme, Devonshire la fece ricostruire. La grande disponibilità economica di Cavendish derivava anche dal fatto che il settimo Duca aveva ereditato numerosi territori presso Eastbourne da suo nonno Lord George Augustus Henry Cavendish.
L'8 agosto 1916 re Giorgio V del Regno Unito annunciò su consiglio del primo ministro la nomina di Victor Cavendish a Governatore Generale del Canada. La nomina causò alcuni problemi con il primo ministro canadeseRobert Borden il quale non era stato consultato sulla nomina del nuovo governatore generale. Ad ogni modo la levatura e le buone doti di Cavendish lo portarono ad essere presto accettato ed accolto con una cerimonia ufficiale l'11 novembre 1916 ad Halifax.[15]
In quell'epoca uno dei problemi principali del paese erano, oltre al suffragio femminile era l'avanzata del socialismo. Il Canada nel frattempo provvedeva truppe e supplementi all'esercito britannico, sebbene le divisioni interne tra francofoni ed anglofoni fossero ancora forte. In quello stesso anno il Governatore Generale si recò in visita in Nuova Scozia per supervisionare i danni causati dall'esplosione di Halifax il 6 dicembre; qui egli si incontrò coi sopravvissuti e con le infermiere della Croce Rossa.[18]
La vittoria canadese del 1917 nella Battaglia di Vimy, ad ogni modo, diede forza al nazionalismo in Canada e portò ad una riconciliazione tra i due principali gruppi linguistici canadesi.[15]
Cavendish prese interesse per il Canada e fece diversi viaggi nel paese, focalizzando la propria opera nello sviluppo delle fattorie canadesi, essendo egli stesso un proprietario terriero,[14] inaugurando anche diverse fiere ortofrutticole. Egli nei propri discorsi vantava considerevolmente le potenzialità del Canada nell'ambito dell'agricoltura, promuovendo l'operato del Central Experimental Farm della Corona britannica a Ottawa. Egli fu nel contempo patrono delle arti in particolare alla cittadella di Québec ove inaugurò la National Gallery of Canada ospitando degli show teatrali alla Rideau Hall. Egli organizzò anche delle partite di sci e hockey su ghiaccio. Nel 1918 si recò in visita al presidente degli Stati Uniti Woodrow Wilson e, l'anno successivo, ospitò Edoardo, principe di Galles durante il suo primo tour in Canada.[15]
Il 26 novembre 1950, subì un attacco di cuore e morì a Eastbourne, forse avvelenato dal suo medico John Bodkin Adams, sospetto serial killer.
Gli successe il figlio Robert Andrew Buxton Cavendish, poiché il fratello maggiore William, che era l'erede al ducato, con il titolo di cortesia di Marchese di Hartington, rimase ucciso in combattimento verso la fine della guerra nel 1944.
Combatté durante la seconda guerra mondiale e ricevette il Military Cross per le sue azioni il 27 luglio del 1944, quando la sua compagnia fu tagliata fuori per 36 ore in un combattimento pesante in Italia.
Il Duca è ben noto nel mondo delle corse di cavalli: è stato per molti anni rappresentante di Sua Maestà ad Ascot ed è presidente di Ascot Racecourse. Nel 1980 è stato eletto al Jockey Club e nel 1989 ne è stato nominato presidente[24]. Durante il suo mandato (durato cinque anni), ha supervisionato una serie di cambiamenti all'interno del settore delle corse, in particolare la creazione della British Horseracing Board che ora è l'autorità governativa per le corse inglesi. È stato nominato primo presidente del consiglio di amministrazione nel giugno 1993 e si è ritirato, alla fine del suo mandato, nel 1996.
^G. M. D. Howat, "The Duke of Devonshire (1756-1757)", in Herbert van Thal (ed.), The Prime Ministers. Volume the First. Sir Robert Walpole to Sir Robert Peel (London: George Allen & Unwin, 1974), pp. 95-96.
^Horace Walpole, Memoirs of King George II. I: January 1751 - March 1754 (Yale University Press, 1985), p. 8.
^Peter D. Brown and Karl W. Schweizer (eds.), The Devonshire Diary. William Cavendish, Fourth Duke of Devonshire. Memoranda on State Affairs. 1759-1762 (London: Butler & Tanner Ltd, 1982), p. 5.
^ab Norman Hillmer, The Canadian Encyclopedia, in James Harley Marsh (a cura di), Biography > Governors General of Canada > Devonshire, Victor Christian William Cavendish, 9th Duke of, Toronto, Historica Foundation of Canada. URL consultato il 28 aprile 2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2011).
^ab Darryl Lundy, Peregrine Andrew Morny Cavendish, 12th Duke of Devonshire, su thepeerage.com, The Peerage, 9 marzo 2011. cites Charles Mosley (a cura di), Burke's Peerage, Baronetage & Knightage, vol. 1, 107th (3 volumes), Wilmington, Delaware, U.S.A., Burke's Peerage (Genealogical Books) Ltd, 2003, p. 1126.; Announcements, in The Times, 19 marzo 1980..
^The Tatler List, su tatler.com, Tatler (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2016).