Il gruppo montuoso non presenta un andamento lineare, ma segue la forma di una S, formata dalla dorsale principale, ovvero il tratto sud-ovest/nord-est che incontra quasi simmetricamente le altre dorsali del gruppo, le quali sono orientate a nord verso la Val d'Ultimo e a sud verso la Val di Rabbi.
Le Maddalene sono parte integrante della catena delle Alpi. Secondo la teoria della tettonica delle placche, la loro nascita ebbe inizio quindi circa 140 milioni di anni fa, dall'urto del continente africano e di quello europeo: questo scontro portò a un innalzamento della crosta terrestre, che all'inizio altro non era se non un fondale marino, per poi trasformarsi lentamente in un massiccio roccioso, la cui crescita continua ancora oggi (1 mm all'anno). Questo spiega il fatto che si ritrovino nella zona innumerevoli fossi di animali marini.
Le Maddalene, pur essendo formate da rocce con basamento metamorfico, non presentano una composizione omogenea lungo tutta la dorsale, ma sono costituite anzi da diversi tipi di roccia.
Le principali sono:
Vi è massiccia presenza di alcune specie vegetali: il faggio (fagus), l'abete rosso (picea abies), il larice (larix), vari tipi di pino (pinus silvestris, pinus mugus, pinus Cembrae). Non mancano gli arbusti: il rhododendrum ferrugineum, per esempio, ricopre gran parte delle pendici della catena.
Sono inoltre presenti alcune specie di ontano, il frassino, il nocciolo e la betulla.
Di recente è stata inoltre segnalata la presenza del lupo[3].
Escursionismo e segnaletica
La catena delle Maddalene presenta molti itinerari per escursionisti, con 2 rifugi, qualche bivacco e innumerevoli malghe.
La segnaletica e la manutenzione dei sentieri sono affidate alle sezioni SAT e alle sezioni dell'Alpenverein Südtirol.
Tra i sentieri che portano alle cime del gruppo, si ricordano: