Anche sua sorella Maria è stata a sua volta sciatrice alpina di alto livello[2].
Biografia
Carriera sciistica
Atleta dal fisico minuto, tanto che venne soprannominata "topolino delle nevi"[3], attiva negli anni quaranta-cinquanta del XX secolo, nacque all'Abetone il 6 e non l'8 marzo 1920, come erroneamente riportato all'anagrafe e quindi sui documenti ufficiali[2].
Stagioni 1934-1948
Ottenne la prima delle sue trentasette medaglie ai Campionati italianinel 1934, appena quattordicenne. Durante la guerra, partecipò nel 1941 a Cortina d'Ampezzo ai "Mondiali", successivamente non omologati dalla FIS poiché erano assenti molte nazioni avversarie belliche dell'Italia; in quell'occasione vinse la medaglia d'oro[4] nello slalom speciale e quella d'argento nella combinata[2].
Nel 1949 ottenne i suoi ultimi piazzamenti di rilievo all'Arlberg-Kandahar, chiudendo a Sankt Anton am Arlberg tra le prime sei (pur senza andare sul podio) in tutte e tre le specialità previste[5]; l'anno dopo vinse la Coppa Foemina[2][4] e, ai Mondiali di Aspen 1950, conquistò la medaglia di bronzo nello slalom speciale [3].
25 ori (discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1937; discesa libera, combinata nel 1939; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1941; slalom speciale, combinata nel 1942; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1943; discesa libera, slalom speciale, combinata nel 1946; slalom speciale nel 1947; discesa libera, combinata nel 1948; discesa libera, slalom speciale nel 1949; slalom speciale nel 1951; slalom gigante, slalom speciale nel 1952; slalom speciale nel 1954)
7 argenti (discesa libera, slalom speciale nel 1939; discesa libera nel 1942; slalom speciale nel 1948; discesa libera, slalom gigante nel 1951; discesa libera nel 1952)
5 bronzi (slalom speciale nel 1934; discesa libera, combinata nel 1936; discesa libera, combinata nel 1947)
^ Gian Luca Donato, Celina Seghi, la paura non fa 90, in Sky.it, 26 marzo 2009. URL consultato il 25 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2014).