La Chiesa anglicana dell'Africa meridionale, (EN) ACSA - Anglican Church of Southern Africa (fino al 2006 Church of the Province of Southern Africa), è la Provincia anglicana le cui Diocesi sono poste in Sudafrica, Angola, Lesotho, Mozambico, Namibia, Swaziland, e nelle isole di Sant’Elena e Ascensione. Conta non meno di 4 milioni di fedeli su una popolazione stimata in 45 milioni di persone[1]. Costituisce una delle comunità cristiane più antiche e più grandi negli Stati dell'Africa meridionale.
L'introduzione del clero anglicano è coeva alle occupazioni britanniche della colonia del Capo nel 1795 e poi nel 1806. Nel 1847 fu istituita la Diocesi anglicana di Città del Capo, con il vescovo Robert Gray, fino ad allora soggetta alla diocesi di Calcutta. Nel 1870 fu costituita la Provincia dell'Africa meridionale; talune Parrocchie non accettarono di essere incluse nella nuova Provincia; costituiscono tuttora la Chiesa d’Inghilterra nell'Africa meridionale.
Nel 1986 Desmond Tutu, già vescovo di Lesotho e poi di Johannesburg, fu il primo prelato nero ad essere nominato Arcivescovo di Città del Capo. A Desmond Tutu si devono le prime ordinazioni sacerdotali femminili nella Provincia, nel settembre 1992.[2]
Nel 2006 è stata mutata la precedente denominazione (Church of the Province of Southern Africa) in quella attuale.