La facciata, preceduta da un portico aperto sorretto da quattro pilastri in cemento armato e sormontata da una croce in ferro, presenta una grande vetrata centrale, realizzata da Agar Loche nel 1990, che richiama due testi evangelici: la parabola delle dieci vergini (Matteo 25,1-12[2]) e la parabola del giudizio finale (Matteo 25,31-47[3]).[4] Sotto la vetrata si aprono i tre portalilignei d'accesso alla chiesa.
Nel giardino antistante la chiesa vi è una statua della Madonna collocata sopra un piedistallomarmoreo. Da una lunga rampa che costeggia il lato sinistro si accede alla cripta, situata sotto la chiesa.
Interno
La chiesa è a pianta a croce latina, con navata unica, transetto e abside poligonale; è caratterizzata da travi interne a vista in cemento armato.
Sotto la cantoria, nel transetto di sinistra, è presente un gruppo di statue bronzee, opera dello scultore Augusto Poderosi, raffiguranti il papa san Gregorio inginocchiato di fronte alla croce, ed alle sue spalle la madre, santa Silvia, patrona della chiesa.
In fondo alla chiesa sono poste due targhe commemorative delle visite alla chiesa dei papi Paolo VI (21 giugno 1973) e Giovanni Paolo II (18 febbraio 1990).