Il Complesso di Monteoliveto, già in epoca di fondazione, era un'ampia struttura religiosa formata da ben sette spazi aperti suddivisi in giardini e chiostri. La soppressione del 1799 riuscì a dislocare le sue parti in abitazioni private e pubbliche.
In origine vi erano quattro chiostri.
Il chiostro grande a pianta rettangolare, era costituito da due ordini di volte sostenute da sette archi nel lato minore e nove nel lato maggiore.
Il secondo chiostro si presentava in stile rinascimentale ed era formato da due ordini di colonne; inoltre, era chiuso su di un lato da un corpo di fabbrica, eretto in un secondo momento.
Il terzo chiostro era formato da diciannove arcate (quattro sul lato più breve e cinque sul lato più lungo). Al centro di esso è ancor oggi presente il pozzo seicentesco in marmo; questo ha forma ottagonale ed è caratterizzato da un architrave sostenuto da due colonne corinzie.
Oggi, il chiostro grande e quello di servizio sono stati restaurati, ma l'elevato tasso di inquinamento ha comunque corroso il materiale con cui sono stati costruiti.
Bibliografia
Maria Rosaria Costa, I Chiostri di Napoli, Tascabili Economici Newton, Roma, 1996.