I congressi internazionali di architettura moderna (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) o CIAM, sono nati dal bisogno di promuovere un'architettura ed un'urbanistica funzionali. Il primo incontro ebbe luogo nel 1928 a La Sarraz (Svizzera). Nel corso del XI congresso nel 1959 che si tenne a Otterlo (Paesi Bassi), i membri decisero di cessare la loro attività.
Carlo Enrico Rava, Max Cetto ed Arnold Höchel non furono tuttavia in grado di aderire all'invito, sicché, per mantenere il numero prefissato di 24 membri, furono invitati gli architetti Gino Maggioni, Jacques Gubler e Rochat in loro sostituzione. Questa sostituzione è per esempio documentata dalla foto celebrativa del congresso con tutti i membri partecipanti alla riunione.
I CIAM presentarono la Carta di Atene nel 1933, testo fondatore dell'architettura e dell'urbanistica moderna. Questo testo enuncia i mezzi per migliorare le condizioni di esistenza nella città moderna, che devono permettere lo svolgere armonioso delle quattro funzioni umane: abitare, lavorare, divertirsi e spostarsi. Ma il suo "manifesto concreto" resta la costruzione realizzata per l'esposizione internazionale del 1937: un "Padiglione dei tempi nuovi, tentativo di museo di educazione popolare (urbanistica)".