Il territorio della contrada è il luogo dove potrebbero essere avvenuti i primi scontri della battaglia di Legnano[4]: infatti alcuni studiosi ipotizzano che il primo contatto tra le truppe della Lega Lombarda e quelle dell'Imperatore Barbarossa si sia verificato tra Legnano e Borsano[5].
Quindi, per quanto riguarda la città del Carroccio, le prime fasi della battaglia potrebbero essere avvenute sui territori appartenenti alla contrada La Flora e al rione Ponzella, che è invece compreso all'interno della contrada San Bernardino: Borsano è infatti situato a nord-ovest di Legnano[6].
L'ipotesi che va per la maggiore tra gli studiosi sostiene invece che il primo contatto tra gli eserciti sia avvenuto tra Borsano e Busto Arsizio: secondo questa ipotesi, gli scontri si sarebbero spostati a Legnano per la celebre difesa del Carroccio solo in un secondo momento.
Il nome originario della contrada La Flora era "contrada dei fieri"[6]. Tra il XVII ed il XVIII secolo la denominazione cambiò, tramite storpiature, in "contrada dei fiori" per poi diventare "contrada dei floridi" e infine "contrada Flora"[6]. La denominazione "contrada dei floridi" era collegata alle caratteristiche del luogo e alla bellezza delle dame della contrada[6]. "Cascina Flora" è anche il nome di un gruppo di corti lombarde che è situato nello storico e omonimo rione legnanese[6].
La contrada soppressa della Ponzella e di Mazzafame
Il suo territorio include la contrada soppressa della Ponzella e di Mazzafame, che fu inglobata dalla contrada San Bernardino e dalla contrada La Flora nel 1936 perché i quartieri a cui faceva riferimento non erano molto abitati e quindi aveva difficoltà a sostenere economicamente la partecipazione al palio[7][8].
La contrada La Flora fa riferimento alla chiesa dei Santi Martiri. In occasione della vittoria della contrada nella corsa ippica, la copia della croce di Ariberto da Intimiano viene solennemente traslata nella chiesa di riferimento del rione vincitore e qui conservata per un anno: questo ambito simbolo di vittoria è custodito nella chiesa fino all'edizione successiva del palio.
Ultimata nel 1910, la chiesa è dedicata ai santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro (noti come i "santi Martiri"), che sono anche i patroni della contrada[4]. I tre santi sono legati alla battaglia di Legnano: secondo una leggenda raccontata da Galvano Fiamma, dalle sepolture dei santi alla basilica di San Simpliciano di Milano sarebbero uscite tre colombe che si sarebbero posate sul Carroccio causando la fuga di Federico Barbarossa[9]. In seguito, i tre volatili, impauriti dal fragore dello scontro, si sarebbero riparati in una zona boscosa del rione san Bernardino[9].
L'intitolazione della chiesa ai santi Martiri avvenne all'inizio del XX secolo, cioè in un periodo in cui ci fu la riscoperta, da parte dei legnanesi, dei fatti e delle leggende legate alla celebre battaglia[4]. L'inaugurazione del monumento al Guerriero di Legnano, statuabronzea dedicata ad un combattente dell'omonima battaglia medievale, è infatti dell'anno 1900[4]. Per tale motivo anche la chiesa dei Santi Martiri presenta dei richiami alla battaglia di Legnano, essendo stata terminata nello stesso periodo[4].
Il nome della contrada
In origine la contrada si chiamava semplicemente "Flora": nel 1955, in occasione dell'introduzione dei motti dei rioni e della fondazione del collegio dei capitani e delle contrade, al nome della contrada viene aggiunto l'articolo determinativo "la": in questo modo la denominazione del rione storico mutò in "La Flora"[10].
Nel corso della sua storia la contrada ha cambiato diversi manieri[N 2][12]. Negli anni cinquanta la sede della contrada venne ospitata in diversi locali messi a disposizione dai membri della reggenza che si erano succeduti negli anni[12]. Ultimo di questa tipologia di sede fu un locale di una villa appartenente ad una castellana[12]. Negli anni sessanta il maniero fu spostato in via Vespucci in alcuni locali condivisi con la sezione locale di un partito politico[12]. Negli anni settanta la sede della contrada venne trasferita più volte, tra cui all'interno dell'oratorio dei Santi Martiri e in via Menotti[12].
Negli anni ottanta ci fu il trasferimento della sede in un maniero vero e proprio, che era situato in via Novara: in questa sede vennero allestiti la sala d'armi e le vetrine ospitanti i vestiti della sfilata nonché la giubba del fantino che conquistò per La Flora il palio del 1997[12]. La mobilia del maniero fu costruita manualmente dai contradaioli[12]. Nel 1999 la contrada si è trasferita in un nuovo maniero, questa volta situato in via Menotti 206, all'interno di Cascina Mazzafame, ovvero di una storica corte lombarda che si trova nel rione e che è adiacente alla settecentesca chiesa di Santa Teresa d'Ávila[12].
I colori ed il gonfalone
La leggenda vuole che la contrada debba il suo nome alla gioiosa esultanza delle donne del quartiere dopo la battaglia di Legnano. Dopo la vittoria, al passaggio della Lega Lombarda, le contradaiole de La Flora avrebbero gettato dei fiori ai piedi dei soldati, da cui il nome del rione[6].
Secondo questa tradizione, il colore rosso simboleggia il sangue dei soldati lombardi mentre quello blu la gloria militare[6]. Il significato che oggi è associato ai colori della contrada è invece il seguente: il rosso indica il coraggio, l'ardore, la forza e la tenacia, mentre il blu la lealtà cavalleresca[6].
Un'altra leggenda popolare narra che Federico Barbarossa sia stato sconfitto nella battaglia di Legnano a causa di una croce scintillante mostrata dalla dea Flora, che spaventò l'imperatore e lo obbligò alla fuga[6]. La dea Flora è molto presente nelle credenze popolari del luogo: secondo la tradizione questa figura mitologica compariva ogni anno ad inizio primavera per spargere fiori sui campi della contrada[13]. In un'occasione apparve in ritardo e diffuse, sui prati del rione, fiordalisi azzurri e papaveri rossi, i cui fiori sbocciano d'estate[13]. Questi i colori diventarono poi rappresentativi della contrada[13].
Albo d'oro delle reggenze
L'albo d'oro delle reggenze della contrada La Flora è[14]:
Anno
Capitano
Castellana
Gran priore
Scudiero
1935
Michele Ferrario
Lina Acquadro Corso
-
-
1936
Mario Colombo
Lina Acquadro Corso
-
-
1937
Mario Colombo
Lina Acquadro Corso
-
-
1938
Piero Gasparri
Lina Acquadro Corso
-
-
1939
Tonino Garavaglia
Evelina Proverbio
-
-
Dal 1940 al 1951 tutte le attività relative al palio di Legnano sono state sospese a causa delle vicende belliche legate alla seconda guerra mondiale[15]
1952
Renzo Macchi
Giampiera Ripamonti
-
-
1953
Davide Casero
Angela Calini
-
-
1954
Davide Casero
Angela Calini
-
-
1955
Davide Casero
Luciana Parini
-
-
1956
Davide Casero
Maria Rosa Camieri
-
-
1957
Adriano Colombo
Maria Rosa Camieri
-
-
1958
Mario Guarnerio
Laura Folcettoni
-
-
1959
Mario Guarnerio
Pia Motta
-
-
1960
Enrico Grassini
Pia Motta
-
-
1961
Paolo Garavaglia
Fiorella Colombo
-
-
1962
Paolo Garavaglia
Carla Malacrida
-
-
1963
Virginio Poretti
Ersilia Caloni
-
-
1964
Vittorio Frascoli
Marta Pianetti
-
-
1965
Vittorio Frascoli
Marina Gusmeri
-
-
1966
Vittorio Frascoli
Elide Dentali
-
-
1967
Vittorio Frascoli
Luisella Chiappa
-
-
1968
Vittorio Frascoli
Giuliana Caccia
-
-
1969
Claudio Gorla
Maria Grazia Gorla
-
-
1970
Claudio Gorla
Anna Zanchi
-
-
1971
Claudio Gorla
Marzia Gorla
Davide Casero
-
1972
Claudio Gorla
Marzia Gorla
Davide Casero
-
1973
Claudio Gorla
Marzia Gorla
Davide Casero
-
1974
Valerio Fedeli
Patrizia Capuano
Innocente Fraschini
Franco Casati
1975
Valerio Fedeli
Maria Luisa Colombo
Innocente Fraschini
Franco Casati
1976
Valerio Fedeli
Susanna Bettoni
Innocente Fraschini
Franco Casati
1977
Virginio Poretti
Anna Zanchi
Innocente Fraschini
Franco Casati
1978
Virginio Poretti
Antonella Tajè
Innocente Fraschini
Franco Casati
1979
Virginio Poretti
Cinzia Gorla
Innocente Fraschini
Corrado Giudici
1980
Virginio Poretti
Cinzia Gorla
Claudio Gorla
Corrado Giudici
1981
Piergiorgio Bragè
Cinzia Gorla
Claudio Gorla
Corrado Giudici
1982
Virginio Poretti
Nicoletta Mazza
Claudio Gorla
Danilo Parini
1983
Virginio Poretti
Nicoletta Mazza
Claudio Gorla
Danilo Parini
1984
Virginio Poretti
Nicoletta Mazza
Claudio Gorla
Danilo Parini
1985
Virginio Poretti
Marta Colombo
Claudio Gorla
Massimo Brusa
1986
Virginio Poretti
Marta Colombo
Claudio Gorla
Massimo Brusa
1987
Virginio Poretti
Marta Colombo
Claudio Gorla
Massimo Brusa
1988
Virginio Poretti
Marta Colombo
Claudio Gorla
Stefano Guazzoni
1989
Danilo Parini
Cristina Bernasconi
Claudio Gorla
Vinicio Vinco
1990
Danilo Parini
Cristina Bernasconi
Piero Brusa
Vinicio Vinco
1991
Danilo Parini
Claudia Donadoni
Piero Brusa
Ruggero Sormani
1992
Stefano Guazzoni
Elena Panizza
Piero Brusa
Alessandro Brusa
1993
Stefano Guazzoni
Simona Luraghi
Piero Brusa
Dario Giudici
1994
Vinicio Vinco
Simona Luraghi
Virginio Poretti
Alberto Carpani
1995
Vinicio Vinco
Paola Volontieri
Virginio Poretti
Davide Bartesaghi
1996
Vinicio Vinco
Alessandra Frascoli
Virginio Poretti
Davide Bartesaghi
1997
Vinicio Vinco
Alessandra Frascoli
Virginio Poretti
Roberto Canepari
1998
Vinicio Vinco
Cinzia Gorla
Virginio Poretti
Roberto Canepari
1999
Vinicio Vinco
Francesca Colombo
Virginio Poretti
Roberto Canepari
2000
Cristiano Poretti
Francesca Colombo
Ruggero Sormani
Fabio Molla
2001
Cristiano Poretti
Francesca Colombo
Ruggero Sormani
Fabio Molla
2002
Cristiano Poretti
Francesca Colombo
Ruggero Sormani
Fabio Molla
2003
Cristiano Poretti
Laura Pigni
Marco Rebolini
Fabio Molla
2004
Fabio Molla
Laura Pigni
Vittorio Frascoli
Mauro Nebuloni
2005
Davide Bartesaghi
Sabrina Trabattoni
Raffaele Bonito
Mauro Nebuloni
2006
Davide Bartesaghi
Sabrina Trabattoni
Raffaele Bonito
Mauro Nebuloni
2007
Davide Bartesaghi
Sabrina Trabattoni
Raffaele Bonito
Mauro Nebuloni
2008
Davide Bartesaghi
Sabrina Trabattoni
Raffaele Bonito
Mauro Nebuloni
2009
Davide Bartesaghi
Sabrina Trabattoni
Piero Luraghi
Roberto Panzeri
2010
Mauro Nebuloni
Francesca Rocco
Ezio Vinco
Roberto Panzeri
2011
Mauro Nebuloni
Francesca Rocco
Ezio Vinco
Roberto Panzeri
2012
Davide Bartesaghi
Erika Giudici
Ezio Vinco
Filippo Barichello
2013
Davide Bartesaghi
Erika Giudici
Ezio Vinco
Filippo Barichello
2014
Dario Giudici
Laura Pozzobon
Donata Colombo
Mauro Marchitelli
2015
Dario Giudici
Laura Pozzobon
Donata Colombo
Mauro Marchitelli
2016
Cristiano Poretti
Anna Maria Bonito
Donata Colombo
Mauro Marchitelli
2017
Cristiano Poretti
Anna Maria Bonito
Donata Colombo
Mauro Marchitelli
2018
Cristian Parini
Anna Maria Bonito
Fabio Molla
Danilo Schilirò
2019
Antonio Primerano
Anna Maria Bonito
Fabio Molla
Danilo Schilirò
2020
Antonio Primerano
Federica Caneva
Fabio Molla
Francesco Bonito
2021
Antonio Primerano
Federica Caneva
Fabio Molla
Francesco Bonito
2022
Vincenzo De Milato
Martina Roveda
Pietro Colombo
Alessio Marinoni
2023
Vincenzo De Milato
Martina Roveda
Pietro Colombo
Alessio Marinoni
2024
Vincenzo De Milato
Francesca Ponzelletti
Pietro Colombo
Giacomo Centonze
Nota: in grassetto le reggenze che hanno retto la contrada in occasione delle vittorie al palio.
^La Provaccia, su contradalegnarello.it. URL consultato il 29 maggio 2017.
Bibliografia
Autori vari, Il Palio di Legnano : Sagra del Carroccio e Palio delle Contrade nella storia e nella vita della città, Banca di Legnano, 1998, SBNIT\ICCU\TO0\1145476.
Giorgio D'Ilario, Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco Turri, Profilo storico della città di Legnano, Edizioni Landoni, 1984, SBNIT\ICCU\RAV\0221175.
Giorgio D'Ilario, Sagra del Carroccio - Palio delle Contrade, Tipotecnica, 2000, ISBN non esistente.