Il bordo esterno è eroso e costellato da crateri minori, con indentature a nord, ovest e a sud. Il pianoro interno è stato ricoperto da lavabasaltica, ed è collegato con il mare circostante attraverso una stretta spaccatura scavata da un impatto nel bordo settentrionale. Il pianoro è notevole per la presenza di numerosi duomi, di probabile origine vulcanica.
Il bordo raggiunge la massima altezza nella zona occidentale, dove si unisce con le creste al margine del vicino mare. Nella zona a nord-est, il bordo scende fino a lambire quasi la superficie, riducendosi ad una increspatura. Il bordo sudorientale è parzialmente coperto da un paio di piccoli crateri.
A nord del cratere Capuano si trovano le estreme propaggini occidentali di una grande rima, chiamata Rima Hesiodus, che prosegue verso est-nord-est. Ad ovest-nord-ovest si trova il cratere Ramsden, e tra le due formazioni c'è un sistema di rima intersecantesi chiamate Rimae Ramsden.
Alcuni crateri minori situati in prossimità di Capuanus sono convenzionalmente identificati, sulle mappe lunari, attraverso una lettera associata al nome.