Nacque nella Città Proibita a Pechino, con il nome di Mianning (綿寧), poi cambiato in Manning (旻寧), quando divenne imperatore. Il nome a sua volta era stato derivato da un parente di nome Mian (綿) ed era stato cambiato in un primo tempo in Min (旻) per evitare fraintendimenti d'identità tra i due. La possibilità di cambiare il proprio nome era stata introdotta da suo nonno.
Figlio secondogenito di Yongyan (永琰), imperatore dal 1796 con il nome di Jiaqing. Sua madre era appartenente al clan manchu degli Hitara e divenne imperatrice quando Jiaqing ascese al trono nel 1796. Divenne quindi nota col nome di imperatrice Xiaoshu Rui (孝淑睿皇后).
Mianning era molto legato al nonno, l'Imperatore Qianlong e sovente lo accompagnava a caccia. Fu durante una di queste battute che a nove anni Daoguang catturò il proprio primo cervo, con grande compiacimento del vecchio imperatore. Nel 1813, mentre era ancora principe ereditario, Mianning giocò anche un ruolo primario nello sconfiggere e nel giustiziare gli invasori della Città Proibita, il che gli assicurò importanti meriti per l'ascesa al trono.
Il regno da imperatore e il commercio dell'oppio
Nel settembre 1820, all'età di 38 anni, Mianning ereditò il trono da suo padre Jiaqing deceduto in misteriose circostanze. Assunse ufficialmente il nome di Daoguang, anche se l'impero che ereditò era profondamente in declino, soprattutto a causa dell'imperialismo occidentale. Durante il suo regno, la Cina incontrò i maggiori problemi con l'oppio, importato in Cina da mercanti inglesi. L'oppio aveva iniziato a circolare in Cina già durante il regno del bisnonno, l'Imperatore Yongzheng, ma era limitato a circa 200 casse l'anno. Dal tempo dell'Imperatore Qianlong questa portata era cresciuta a 1.000 casse, 4.000 casse nell'epoca di Jiaqing e più di 30.000 casse durante il regno di Daoguang.
Per frenare questa crescente importazione, Daoguang emanò tra il 1820 ed il 1830 molti decreti, attraverso il famoso Lin Zexu, con il compito di fermare l'importazione di questa merce, il che portò allo scoppio della Prima guerra dell'oppio. Malgrado questo, il fedele Zexu non si dimostrò adatto e venne bandito a Xinjiang. L'oppio, come risorsa, aveva facilmente consentito alle nazioni europee di infiltrarsi a fondo nel commercio cinese il che andava contro il conservatorismo imperante nell'Impero. Tecnologicamente e militarmente inferiore alle potenze europee e peggiorata a causa dell'incompetenza del governo della dinastia Qing, la Cina perse la guerra e venne costretta a cedere Hong Kong, nell'agosto del 1842, al Regno Unito con il Trattato di Nanchino. Daoguang divenne così il primo imperatore della dinastia Qing a perdere una parte dei propri territori.
Gli ultimi anni
Daoguang morì il 25 febbraio 1850 nel Vecchio Palazzo Estivo (圓明園), a 8 chilometri a nord-ovest delle mura di Pechino. Al trono imperiale venne nominato Xiafeng, il maggiore dei figli maschi.
Venne sepolto nel mausoleo di Muling (慕陵 - "Tomba dell'ammirazione"), che è parte del complesso delle tompe Qing, a 120 chilometri a sud-ovest di Pechino.