Il termine decamerotico (o commedia boccaccesca) viene comunemente usato per raggruppare e descrivere un genere cinematografico costituito da film caratterizzati da uno sfondo erotico che non sconfinava nella pornografia, ambientati di solito nell'Italia tardo-medioevale, caratterizzati dalla narrazione di avventure sessuali che coinvolgevano il clero, l'aristocrazia, o il semplice popolo. Il filone ebbe inizio in Italia con un genere filmico più colto alla fine degli anni '60 del Novecento, per poi prendere un particolare impulso agli inizi degli anni '70.
Le origini del genere cinematografico definito come "decamerotico" si possono ricondurre alla temperie della rivoluzione sessuale, con la voglia di portare sul grande schermo il tema dell'eros, visto come espressione artistica e non come volgarità.
Il genere esplose e si ramificò in maniera più completa a partire dal decennio successivo e precisamente si esplicò in una cinquantina di film realizzati in Italia tra il 1972 e il 1976; l'apice produttivo del filone fu il 1972, quando furono distribuite in Italia oltre trenta pellicole solo su questo tema di cui la più famosa fu indubbiamente Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda di Mariano Laurenti (1972), con Pippo Franco, Edwige Fenech e Karin Schubert, uno dei capostipiti del genere che riscosse un successo straordinario, soprattutto per merito del suo leggendario titolo. La diffusione di questo genere cinematografico è da ricondursi all'inaspettato successo popolare che ebbero, nei primi anni 1970, tre film di Pier Paolo Pasolini appartenenti alla cosiddetta "trilogia della vita":
Essi raffiguravano scene di vita condite da corpi seminudi e scene di sesso che, seppur oggi possono considerarsi innocenti, all'epoca suscitarono scandalo e allo stesso tempo portarono buoni incassi al botteghino.
Dal successo dei film pasoliniani alcuni registi contemporanei presero spunto per girare film comico-erotici di ambientazione storica, di minore impegno artistico (spesso b-movie), che oggi generalmente vengono collocati all'interno del macrofilone della commedia erotica all'italiana.
Antonio Bruschini, Antonio Tentori, I decamerotici, in Malizie perverse. Il cinema erotico italiano, Bologna, Granata Press, 1993.
Michele Giordano, Daniele Aramu, Il Decamerotico, in La commedia erotica italiana. Vent'anni di cinema sexy «Made in Italy, Gremese, Roma 2000, pp. 31-52.
Gian Luca Castoldi, Luigi Cozzi, Il decamerotico, in Il cinema erotico italiano dalle origini a oggi. Vol. 2: Donne in prigione, Mondo Ignoto, Roma 2005.
AA.VV, Decameroticus. Guida al cinema boccaccesco italiano, Nocturno Dossier, n° 56, marzo 2007.