La democrazia dei soviet, chiamata anche democrazia dei consigli o democrazia consiliare, è una forma di democrazia diretta, inizialmente presente nella fase pre-stalinista dell'URSS, in cui la popolazione si aggrega politicamente in organi assembleari autogestiti, in russo chiamati per l'appunto soviet, strutturati secondo un principio di livellazione organizzativo-gestionale di natura federativa (in cui, partendo per esempio da semplici consigli operai nelle fabbriche o nelle campagne, si passa per consigli municipali, distrettuali e così via), dotati sia del potere legislativo sia di quelli esecutivo e giudiziario ed in cui, per l'effettiva esecuzione di ciò che viene legiferato in sede assembleare, oltreché per il regolare adempimento delle più svariate mansioni amministrative e di mera rappresentanza tra i disparati organi collegiali, vengono eletti per via diretta funzionari pubblici vincolati da una forma di mandato imperativo, ovvero rigidamente sottoposti a procedure e codici di condotta stabiliti deliberativamente in assemblea e, su diretta proposta di qualunque dei costituenti, revocabili dalle loro cariche in qualsiasi momento.