La diocesi di Grasse (in latinoDioecesis Grassensis) è una sede soppressa della Chiesa cattolica.
Territorio
La diocesi comprendeva parte della Provenza. Confinava a nord con le diocesi di Senez e di Glandèves, a sud con il Mediterraneo, ad est con la diocesi di Vence e ad ovest con quella di Fréjus. Confini naturali della diocesi erano il Mediterraneo a sud, il fiume Siagne ad ovest ed il fiume Loup a est e a nord.
Sede vescovile era la città di Grasse nell'attuale dipartimento delle Alpi Marittime, dove fungeva da cattedrale la chiesa della Beata Vergine Maria (Notre-Dame-du-Puy).
Nel 1752 la diocesi comprendeva 21 parrocchie. Nel territorio diocesano vi erano importanti centri abitati, quali Grasse, Antibes e Cannes, e molti centri rurali. Nel 1790 la popolazione stimata superava i 33.000 abitanti, di cui oltre 11.000 nella sola città sede vescovile.
Storia
Sede a Antibes
Antibes (Antipolis), antica colonia greca, ricevette molto probabilmente il cristianesimo fin dai primi secoli, come testimoniano alcune antiche iscrizioni.
La diocesi di Antibes è invece più tardiva, eretta tra il IV e il V secolo, probabilmente in precedenza la città dipendeva dalla diocesi di Fréjus. Primo vescovo noto è sant'Armentario, che presenziò ai concili di Vaison (442) e di Arles (450 e 451).
La diocesi era compresa tra i fiumi Siagne a ovest e Loup a est; il mare a sud e a nord i monti dell'Audibergue. Fungeva da cattedrale la chiesa di Notre-Dame de la Place o de la Platéa.
Nel 1078 il vescovo Geoffroi I, figlio del conte di Antibes, ottenne per la mensa episcopale la signoria sulla città di Antibes. Questa signoria fu però spesso causa di conflitti tra i vescovi e il comune cittadino. Questo fatto fu uno dei motivi che indusse i vescovi a risiedere sempre più spesso nella città di Grasse, che era anche più centrale rispetto al territorio della diocesi.
Sede a Grasse
Con una bolla di papa Innocenzo IV del 19 luglio 1244 la sede episcopale fu trasferita da Antibes, luogo insalubre e spesso attaccato dai pirati, a Grasse, nell'entroterra. Contestualmente la diocesi assunse il nome di Grasse.
Il trasferimento a Grasse della sede della diocesi non mise fine ai dissidi tra i vescovi e le autorità cittadine di Antibes. Nel XIV secolo i vescovi lanciarono la scomunica contro la città. Durante lo scisma d'Occidente i vescovi optarono per l'obbedienza romana, mentre il comune di Antibes parteggiò per i papi avignonesi. La signoria di Antibes fu sottratta all'autorità dei vescovi e sottomessa ai Grimaldi di Monaco. I vescovi persero anche l'autorità spirituale sulla città di Antibes, che fu dichiarata dai papi avignonesi esente dalla giurisdizione vescovile. Questa situazione perdurò anche dopo la fine dello scisma: dal punto di vista spirituale Antibes ottenne una sua autonomia, governata da un vicario, nominato dal vescovo di Grasse, ma dipendente direttamente dal metropolita di Embrun (vicariatus nullius dioecesis). Questa situazione durò fino al 1732, quando il vescovo Charles-Octavien d'Anthelmy ottenne dal re la soppressione del vicariato di Antibes.
Nel corso del Cinquecento e del Seicento vi furono tentativi di unire le diocesi di Grasse e di Vence, perché le due città episcopali erano vicine, le diocesi erano modeste territorialmente e povere dal punto di vista delle rendite. Una prima unione delle sedi fu attuata il 9 febbraio 1592 (o il 20 novembre 1591). Ma alla morte del vescovo Guillaume Le Blanc (novembre 1601) le diocesi furono separate. Una nuova unione fu attuata sotto il vescovo e letterato Antoine Godeau, che ricevette le bolle papali per entrambe le diocesi il 22 settembre 1636; ma l'opposizione del clero e della popolazione di Vence fece fallire questa unione che fu soppressa nel 1653; Godeau optò allora per risiedere a Vence. Antoine Godeau si distinse anche per la sua azione pastorale esemplare, la cui principale preoccupazione fu quella di riformare i costumi e la disciplina del clero e dei fedeli, missione portata avanti anche dal suo successore Louis de Bernage (1653-1675).
Il seminario diocesano fu eretto dal vescovo François de Verjus de Crécy il 7 febbraio 1700, che ne affidò la direzione ai padri dell'Oratorio. Nel 1728 fu trasferito da Charles-Octavien d'Anthelmy in una nuova sede nei pressi del palazzo episcopale ed affidato al clero secolare.
Nel 1787 fu soppressa l'abbazia di Lerino e i suoi beni furono annessi alla mensa episcopale di Grasse.
Antoine Le Comte † (13 luglio 1682 - 6 settembre 1683 deceduto)
François de Verjus de Crécy † (24 marzo 1692 - 17 dicembre 1710 deceduto)
Joseph Ignace Jean-Baptiste de Mesgrigny, O.F.M.Cap. † (19 ottobre 1711 - 2 marzo 1726 deceduto)
Charles-Octavien d'Anthelmy † (9 dicembre 1726 - 21 ottobre 1752 deceduto)
François d'Estienne de Saint-Jean de Prunières † (12 marzo 1753 - dopo il 23 settembre 1797 deceduto)
Note
^Dopo Armentario, Gallia christiana inserisce un vescovo di nome Valerio, che avrebbe subito il martirio ad opera degli ariani nel 473. Duchesne lo esclude dalla sua cronotassi, come pure Histoire des diocèses de France.
^Le fonti riportano anni diversi per questo vescovo: Gams pone come date estreme quelle del 644 e 650; Duchesne quelle del 650 e 660; l'Histoire des diocèses de France le date del 639 e 654. Quest'ultima opera, dopo Deocaro, non riconosce più alcun vescovo fino a Bernard nel 987.
^Secondo Duchesne non esiste certezza che Eldebono sia stato vescovo di Antibes.
^Questi due ultimi vescovi sono menzionati da Gallia christiana, ma è dubbia la loro appartenenza ad Antibes.
Bibliografia
(FR) A. Rastoul, v. Antibes, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. III, Paris, 1924, coll. 538-542
(FR) Fr. Hildesheimer, v. Grasse, «Dictionnaire d'histoire et de géographie ecclésiastiques», vol. XXI, Paris, 1986, coll. 1197-1198