Edward nasce a Boston e cresce a Columbia (Maryland), vicino a Baltimora.[2] È il maggiore di tre fratelli, e dimostra fin da piccolo di avere un amore per il teatro. Suo padre, Edward Mower Norton Jr., fu avvocato ambientalista in Asia e procuratore federale nell'amministrazione Carter; sua madre, Lydia Rouse, insegnante d'inglese, morì prematuramente il 6 marzo 1997 per un tumore al cervello.[3][4]
Dopo essersi diplomato nel 1987 alla Wilde Lake High School a Columbia, nel 1991 si laurea nell'Università Yale in Storia e Cultura Orientale. Grazie alla buona conoscenza della lingua giapponese, si trasferisce in Giappone, a Osaka, dove lavora per tre anni alla Enterprise Foundation, un'associazione di volontariato fondata dal nonno materno, James Rouse, architetto e filantropo milionario (la Rouse Company).[5] Dopo questa esperienza decide di tornare a New York per dedicarsi alla sua carriera di attore. Conosce il drammaturgo Edward Albee, che gli offre una parte nella produzione teatrale Fragments.[5]
Norton ha dato vita al programma Solar Neighbors ("Vicini Solari"), che si occupa di portare pannelli solari nelle case delle famiglie povere di Los Angeles[20][21][22]. Inoltre, l'attore ha presentato uno speciale di National Geographic sugli effetti del riscaldamento globale.
L'attore è membro della Enterprise Foundation, fondazione creata dal nonno materno che si occupa della costruzione di case e centri commerciali per i più poveri nel mondo. È anche il Presidente della filiale americana della Maasai Wilderness Conservation Trust, un'organizzazione volta a preservare la biodiversità dei territori di Kenya e Tanzania[23]. Nel 2009 Edward Norton insieme con un gruppo di guerrieri Masai ha corso una maratona a New York per raccogliere fondi[24]. L'attore ha concluso la maratona in 3 ore e 48 minuti, raccogliendo un totale di 1 milione di dollari[24][25].
Norton supporta varie associazioni, che proteggono l'ambiente, come Sea Shepherd, Save the Elephants, Greenpeace, Earthday Network, WildAid, l'African Wildlife Foundation, Global Green, la Wilderness Society, Earth Justice e gli Avoided Deforestation Partners.[26][27]
Nel luglio 2010 il Segretario generale delle Nazioni UniteBan Ki-moon ha nominato Edward Norton ambasciatore dell'ONU per la salvaguardia della flora e della fauna[28]. Norton ha successivamente lanciato il sito internet "crowdrise.com" per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle cause ecologiche[29].
Vita privata
Tra le sue relazioni si ricordano quelle con Courtney Love[30], Salma Hayek (i due sono stati insieme dal 1999 al 2003)[31] e Drew Barrymore. Nell'aprile del 2013 ha sposato la produttrice Shauna Robertson, con cui era fidanzato dal 2007 e dalla quale ha avuto un figlio, Atlas, nel marzo 2013.[32]
Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Edward Norton è stato doppiato da:
Massimiliano Manfredi in Schegge di paura, Tutti dicono I Love You, Tentazioni d'amore, The Score, Frida, La 25ª ora, The Italian Job, L'incredibile Hulk, Pride and Glory - Il prezzo dell'onore, Fratelli in erba, The Bourne Legacy, Motherless Brooklyn - I segreti di una città, Glass Onion - Knives Out, Extrapolations - Oltre il limite
Massimo De Ambrosis in Il giocatore - Rounders, American History X, Fight Club, Red Dragon, Down in the Valley, Il velo dipinto, The Illusionist - L'illusionista, Modern Family, Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore, Grand Budapest Hotel, Collateral Beauty, The French Dispatch of the Liberty, Kansas Evening Sun, Asteroid City
Loris Loddi in Le crociate - Kingdom of Heaven, Stone
^ Jeff Stark, 25th Hour, su dir.salon.com, Salon.com, 20 dicembre 2002. URL consultato il 5 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2008).
^Edward Norton ditched from The Avengers film, su dailytelegraph.com.au, The Daily Telegraph, 12 luglio 2010. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2012).
^ab Josh Zembik, Fast Facts on Sunday's Record-Breaking Field, New York Road Runners, 2 novembre 2009. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 aprile 2010).
^Maasai Marathon — Sponsor, su maasaimarathon.com, Maasai Marathon. URL consultato il 1º dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).