Ephedra è un genere di piante arbustive appartenente alla divisione Gnetophyta; è l'unico rappresentante della famiglia Ephedraceae e dell'ordine Ephedrales.
Morfologia
Le specie di Efedra (da 40 a 60, secondo gli autori) sono piante cespugliose (o, in alcune specie, rampicanti) di altezza molto variabile, dai 30 cm ai 2 m. I rami sono simili alle fronde di equiseto, sottili e nodosi, di un colore verde opaco, e presentano dei solchi verticali. La radice è molto sviluppata. Le foglie sono squamose di colore verde grigiastro, inserite nei nodi a gruppi di tre o quattro. Essendo una Gimnosperma non ha i fiori come li intendiamo abitualmente, ma degli strobili, che possono essere maschili o femminili. Solitamente gli strobili si trovano sulla stessa pianta, possono essere sia separati che uniti in infiorescenze ermafrodite. I fiori maschili e femminili, simili tra loro, sono formati da un asse nel quale si inseriscono le brattee opposte. Il frutto è un falso frutto, formato dalle brattee, che può però diventare carnoso e colorato di rosso.
Distribuzione e habitat
Sono presenti nelle aree asciutte delle regioni temperate e tropicali in Nord America, Sud America (dall'Ecuador alla Patagonia), Europa, Asia Nord Africa (comprese le Canarie).
Tassonomia
Comprende da 40 a 60 specie, fra cui le seguenti:
- Ephedra alata
- Ephedra altissima
- Ephedra antisyphilitica
- Ephedra aspera
- Ephedra californica
- Ephedra coryi
- Ephedra cutleri
- Ephedra distachya
- Ephedra distachya ssp. helvetica
- Ephedra equisetina
- Ephedra fasciculata
- Ephedra fedtschenkoae
- Ephedra fragilis
- Ephedra fragilis ssp. campylopoda
- Ephedra frustillata
- Ephedra funerea
- Ephedra gerardiana
- Ephedra intermedia
- Ephedra lepidosperma
- Ephedra likiangensis
- Ephedra macedonica
- Ephedra major
- Ephedra major ssp. procera
- Ephedra minuta
- Ephedra monosperma
- Ephedra nebrodensis
- Ephedra nevadensis
- Ephedra pedunculata
- Ephedra przewalskii
- Ephedra przewalskii var. kaschgarica
- Ephedra regeliana
- Ephedra saxatilis
- Ephedra sinica
- Ephedra torreyana
- Ephedra trifurca
- Ephedra viridis
- Ephedra vulgaris
Usi
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Le piante del genere Èfedra contengono gli alcaloidi efedrina (50-90%) e pseudoefedrina. È un composto stupefacente poiché l'efedrina può essere trasformata in methcathinone e metanfetamina.
Sono state usate tradizionalmente dai popoli indigeni per scopi medicinali come antiasmatici, diuretici e sudoriferi. La droga è costituita dai rami frantumati, è inodore e amara.
L'efedrina ha inoltre potere vasocostrittore e broncodilatatore, per questo viene usata nella cura delle affezioni del tratto respiratorio.
Il consumo di efedra negli integratori dietetici è stato molto diffuso negli Stati Uniti, dove fra il 1996 e il 1997 sono stati riportati diversi casi di decessi improvvisi e infarti del miocardio ricollegabili all'utilizzo della pianta. Nel 2000 uno studio riportato dal New England Journal of Medicine scatenò un vero e proprio caso nazionale: nello studio si analizzavano le segnalazioni di reazioni avverse alla pianta effettuate tra il 1997 e il 1999, col risultato che più della metà dei casi erano riconducibili al suo utilizzo. Le principali reazioni avverse segnalate erano sia di tipo cardiovascolare, con ipertensione e tachicardia; che di tipo nervoso, con ictus e convulsioni.[1] Nel 2001 la American Association of Poison Control si confermò lo studio riportando che il 64% delle RAF da fitoterapici negli Stati Uniti erano riconducibili all'efedra (1178 casi).[2] Nonostante la battaglia legale intentata dai produttori gli integratori alimentari a base di efedrina, la sostanza venne ritirata definitivamente dal commercio negli Stati Uniti nel 2004.[3][4]
Secondo alcuni autori l'Èfedra potrebbe essere la pianta del soma della religione indo-iraniana[5].
Galleria d'immagini
Semi
Note
- ^ Christine A. Haller, M.D. e Neal L. Benowitz, M.D., Adverse Cardiovascular and Central Nervous System Events Associated with Dietary Supplements Containing Ephedra Alkaloids, in The New England Journal of medicine, 343:1833-1838, 21 dicembre 2000, DOI:10.1056/NEJM200012213432502.
- ^ Stephen Bent, Thomas N. Tiedt e Michelle C. Odden, The relative safety of ephedra compared with other herbal products, in Annals of Internal Medicine, vol. 138, n. 6, 18 marzo 2003, pp. 468-471. URL consultato il 15 aprile 2015.
- ^ Doctors Say Ephedra Use Is Unsafe, in The New York Times, 4 febbraio 2003. URL consultato il 15 aprile 2015.
- ^ FDA Acts to Remove Ephedra-Containing Dietary Supplements From Market, su fda.gov. URL consultato il 15 aprile 2015.
- ^ Mahdihassan S, Identifying Soma as Ephedra, in The Pakistan Journal of Forestry 1963; 13(4): 370-371.
Altri progetti
Collegamenti esterni
- èfedra, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Adriano Fiori, EFEDRA, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) ephedra, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ephedra, su Fossilworks.org.
- ITIS (Interagency Taxonomic Information System), su itis.usda.gov (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2005).