1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Il percorso di Eric Rush verso la Nazionale maggiore è inusuale, in quanto egli era sempre stato maggiormente dedito al rugby a 7, disciplina nella quale aveva rappresentato la Nuova Zelanda in diverse occasioni; terza linea nel sette, si trasformò in tre quarti ala nel quindici.
Rush iniziò a giocare a rugby a cinque anni[1]; all'attività rugbistica affiancò gli studi universitari in giurisprudenza, laureandosi dottore in legge e ottenendo l'abilitazione professionale da avvocato[1].
Da dilettante rappresentò la Nuova Zelanda a sette fin dal 1990, mentre nel quindici militava nella rappresentativa provinciale di Auckland; professionista nel 1995, esordì a trent'anni negli All Blacks in occasione della Coppa del Mondo di rugby 1995 in Sudafrica, dove giunse fino alla finale poi persa contro gli Springbok; in totale vanta 9 presenze in Nazionale maggiore; il suo palmarès internazionale nella Nuova Zelanda a sette, della quale era divenuto il capitano[1] vanta una Coppa del Mondo nel 2001 più due vittorie ai Giochi del Commonwealth.
A livello di club professionistici vanta 18 presenze nei Waikato Chiefs, formazione di Super 12.
Vanta anche diversi inviti nella formazione dei Barbarians.
Dopo il ritiro ha avviato un'attività di commercio al dettaglio[2] e, oltre ai proventi da avvocato, opera anche come conferenziere[2].
^abc(EN) Lorraine Hahn, Eric Rush Interview, in CNN, 14 maggio 2002. URL consultato il 3 ottobre 2013.
^ab(EN) Fred Wesley, Life after rugby, in The Fiji Times, 20 luglio 2013. URL consultato il 3 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 ottobre 2013).
Bibliografia
(EN) Eric Rush, John Matheson, Rushie: More Uncensored, Politically Incorrect Tales from the Crowned King of New Zealand Sevens, Auckland, Hodder Moa Beckett, 2002, ISBN 1869589165.