Premiato dal Giurì drammatico per l’anno 1878[1], nella stagione 1885-86 prese parte alle recite della Compagnia di Pietro Rossi con Cesarina Ruta («Ettore Mazzanti, come ho detto, era socio e cominciava allora nel ruolo di caratterista-promiscuo e qualche generico primarissimo»[2].
Dal 1895 anche amministratore della Compagnia di Eleonora Duse, «…devoto ed onesto esecutore della Duse per diciotto anni, nel periodo che va dalla indipendenza capocomicale dell’attrice all’ultima tournée nei primi anni del Secolo.»[8]: La signora dalle camelie di Alexandre Dumas figlio (Strasburgo, 7 maggio 1895)[9], Sogno di un mattino di primavera di Gabriele D'Annunzio (1897), La gloria di Gabriele D’Annunzio (Napoli, 27 aprile 1899), Francesca da Rimini di Gabriele D’Annunzio (Roma, 9 dicembre 1901), Monna Vanna di Maurice Maeterlinck (Milano, 13 giugno 1904), Rosmersholm di Henrik Ibsen (Trieste, 4 dicembre 1905).
Telegrammi, lettere e biglietti indirizzati dalla Duse a Mazzanti sono stati raccolti in volume da Francesca Simoncini (Eleonora Duse capocomica, Le Lettere, Firenze, 2011).