Figlia di Emilio Christillin[1], discendente di una famiglia walser di Issime, figlio di Maria Schiaparelli, nipote dell'egittologo Ernesto[2], pilota, sciatore, imprenditore e presidente dell'Automobile Club d'Italia di Torino e di Maria Lorenza, detta Mariella, Canale, è nata nel 1955 e si è laureata in storia e demografia storica[3]. Ha una sorella, Francesca.
Compagna di scuola di Margherita Agnelli, figlia di Gianni, amico e compagno di università di suo padre, Christillin s'inserì ben presto nell'ambiente della nota famiglia torinese.[4] Tra il 1970 e il 1974 la Christillin fece parte della Nazionale di sci femminile insieme a Claudia Giordani[5]. Nel 1978 venne assunta all'interno dell'ufficio stampa della FIAT,[6] dove rimase per i successivi sette anni, occupandosi degli eventi sportivi e della stampa estera.[7] Collaboratrice di Valentino Castellani, lo aiutò nella campagna per la rielezione alla carica di sindaco di Torino; dopo la vittoria di Castellani, le venne offerto l'assessorato allo Sport, ma preferì rifiutare tale incarico[1].
Nel 1998 venne scelta come presidente esecutivo del Comitato promotore Torino 2006, che si occupava di sponsorizzare la candidatura del capoluogo piemontese come città ospitante dei XX Giochi olimpici invernali[7][8]. Mentre ricopriva questo ruolo, la città si aggiudicò l'organizzazione delle Olimpiadi e in seguito Evelina Christillin fu nominata vicepresidente vicario del TOROC[1]. Nello stesso periodo prese parte alle prime due edizioni della trasmissione televisiva Notti sul ghiaccio in veste di giurata[9][10].
Nell'ottobre del 2014 venne coinvolta in una polemica per un pezzo pubblicato sull'Huffington Post, nel quale definiva il manager Erick Thohir «un piccoletto ciccione indonesiano» e un «Cicciobello a mandorla», criticando l'Inter e la famiglia Moratti.[21] L'affermazione suscitò scalpore anche poiché la manager era in quel momento presidente dell'Associazione per la Prevenzione dell'anoressia di Torino.[22] Qualche giorno dopo Christillin dichiarò di non avere «alcuna intenzione di offendere Thohir», scusandosi perché la propria «satira sportiva» era stata «male interpretata».[23]
Opere
Evelina Christillin, Poveri malati, storie di vita quotidiana in un ospedale di antico regime: il San Giovanni Battista di Torino nel secolo 18, Paravia, 1994.
Evelina Christillin e Valter Giuliano, Olimpico sorriso. Le montagne di Evelina Christillin secondo Valter Giuliano, Vivalda Editori, 2011, ISBN9788874801657.