Cresciuto nelle giovanili dell'Ascoli, ha giocato due tornei di Serie A da titolare fra i pali della squadra marchigiana, dal 1981 al 1983: in questo lasso di tempo emerge tra i portieri-rivelazione del campionato, entrando nel novero dei papabili quale erede di Dino Zoff alla Juventus[2] (ruolo poi andato a Stefano Tacconi). Brini prosegue quindi la carriera nelle file dell'Udinese, giocando in Friuli altri quattro campionati in massima serie, di cui tre da titolare, e uno in Serie B.[3]
Nel 1988 scende in Serie C1 per difendere la porta del L.R. Vicenza, quindi torna fra i cadetti per ricoprire per due stagioni e mezza il ruolo di portiere di riserva dell'Avellino.
A gennaio 1992, e nella stagione successiva, difende la porta dell'Avezzano, in Serie C2. Nell'annata 1993-1994 si trasferisce alla Fermana, con cui ottiene la promozione in C2 dopo ripescaggio: in questa stagione Brini stabilisce il record d'imbattibilità casalinga con 877 minuti, suvendo il primo gol interno solamente alla prima giornata di ritorno.[4]
In carriera ha totalizzato complessivamente 142 presenze in Serie A e 19 in Serie B.
Allenatore
Comincia allenando la Montegiorgese, compagine marchigiana con cui disputa un campionato Dilettanti. Passa all'Ancona, dove si divide tra il ruolo di primo allenatore e di quello in seconda. Nel 1999 subentra a Lorenzo Mancano sulla panchina del Foggia, in ultimo in classifica nel girone B di C1. Raggiunge i play-out ma si arrende all'Ancona e la squadra retrocede in Serie C2. L'anno dopo il torna ad allenare l'Ancona, con cui raggiungerà una promozione in Serie B.
Dopo due esoneri di fila al Taranto e alla Ternana, Brini viene chiamato tre volte ad allenare la Salernitana. Con i granata da subentrante ottiene la promozione in Serie B nel 2007-2008 e la permanenza in cadetteria nel 2008-2009. A salvezza raggiunta, il 19 giugno 2009 arriva la nota ufficiale della conferma di Brini sulla panchina della Salernitana; tuttavia il successivo 19 settembre viene esonerato[5] a seguito di un brutto inizio di torneo, che vede i granata rimasti a zero punti in classifica dopo le prime cinque giornate.
Il 5 agosto 2011 va al Pergocrema, tornando a sedersi su una panchina dopo un anno di inattività[6]. Il 5 aprile 2012 viene esonerato per divergenze con la società[7]; il giorno seguente viene richiamato dopo che i calciatori avevano chiesto alla società di far rientrare il provvedimento[8]. Nel 2013 viene ingaggiato dal Carpi nel girone di ritorno e porta alla storica promozione in B vincendo i play-off con il Lecce.
Il 20 gennaio 2014 subentra a Guido Carboni alla guida del Benevento, squadra militante nel girone B di Lega Pro Prima Divisione. Con i giallorossi si qualifica ai play-off dove viene eliminato nelle semifinali. Per l'anno 2014-2015 viene confermato alla guida del Benevento dove prova a centrare la sua quinta promozione in Serie B: il 19 aprile 2015, nonostante il secondo posto in campionato e il record per i sanniti di 71 punti, viene esonerato dalla guida della squadra campana, chiudendo così la sua esperienza con 47 partite disputate, 91 punti conquistati, 25 vittorie, 16 pareggi e 6 sconfitte[9].
Il 20 dicembre dello stesso anno diventa il nuovo tecnico del Pavia, sostituendo l'esonerato Michele Marcolini[10]; il successivo 13 marzo 2016 viene esonerato dopo aver collezionato 16 punti in dieci giornate con 4 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, con la squadra al quinto posto[11].
L'8 luglio seguente torna ad Ancona, di cui è nominato tecnico dalla nuova proprietà di Fabiano Ranieri, sostituendo Giovanni Cornacchini.[12] Viene sollevato dall'incarico il 14 febbraio 2017, dopo un periodo negativo per la squadra dorica.[13] Il 17 marzo rescinde il contratto che lo legava ai Biancorossi fino al 2018.[14]
Il 11 marzo 2019 viene chiamato dal A.J. Fano per sostituire Massimo Epifani con la squadra all'ultimo posto in Serie C.[15] Il 5 maggio termina il campionato all'ultimo posto, a un punto dalla salvezza diretta, con la squadra che retrocede in Serie D.
Il 4 aprile 2022 ritorna, dopo ventisei anni, sulla panchina del Montegiorgio, in Serie D. In 9 partite, con 6 vittorie, un pareggio e 2 sconfitte, conquista la salvezza anticipata. Nonostante ciò, il 16 giugno arriva la comunicazione da parte del club di aver interrotto il rapporto di collaborazione.
Statistiche
Statistiche da allenatore
Statistiche aggiornate al 5 maggio 2019. In grassetto le competizioni vinte.