In origine, Faustina era stata promessa dall'imperatore Adriano a Lucio Vero, ma nel 139 fu data in fidanzamento al proprio cugino Marco Aurelio, che Faustina sposò nel 145. Nel 147 fu elevata al rango di Augusta.[3]
I ritratti e le monete la raffigurano con una pettinatura semplice, divisa in due bande morbide, raccolte in un nodo basso sulla nuca, ma vi sono anche versioni più elaborate e repliche della rinomata pettinatura a trecce della madre Faustina maggiore. Si tramanda che avesse una personalità attiva. La tarda e inaffidabile Historia Augusta racconta di sue relazioni con marinai e gladiatori, ospitati spesso nella sua splendida villa di Gaeta. Al riguardo del concepimento di Commodo, l'Historia Augusta riferisce che il futuro imperatore sarebbe stato figlio di un gladiatore (spiegando così il suo interesse per i combattimenti nell'arena), o che Faustina l'avesse concepito da Marco Aurelio dopo aver fatto il bagno nel sangue di un gladiatore giustiziato.
Faustina seguì Marco Aurelio nella sua campagna nel Nord (170-174) come pure nel viaggio in Oriente a seguito dell'usurpazione di Avidio Cassio (di cui forse fu simpatizzante), durante il quale morì, lungo una sosta a Halala, nel Sud della Cappadocia, durante l'estate del 175.[4][5] Nel luogo della morte, come è stato confermato dagli scavi, l'imperatore istituì la nuova colonia di Faustinopolis.[6] Marco Aurelio così facendo la divinizzò, e in suo onore fu costruito un tempio a Roma e fondato un nuovo alimenta o sussidio per fanciulle bisognose, il secondo Puellae Faustinae dopo quello dedicato da Antonino Pio a Faustina maggiore. I Bagni di Faustina a Mileto vennero dedicati a lei.
Matrimonio e discendenza
Faustina sposò suo cugino, l'imperatore Marco Aurelio, da cui ebbe almeno quattordici figli in trent'anni, incluse due coppie di gemelli. Di loro, solo un figlio e cinque figlie sopravvissero all'infanzia[7].
^M. L. Astarita, op. cit., p. 138 e 159; in una lettera a Erode Attico, riportata da Filostrato (Vite dei sofisti, II, 1, 562), Marco Aurelio, mentre è nei quartieri invernali durante il viaggio in Oriente (probabilmente in Siria) accenna alla morte di Faustina prima dell'iniziazione ai misteri eleusini, che avvenne con certezza alla fine del 175 (cfr. IG, II2 3620). Facendo un calcolo dei tempi che sarebbero occorsi per il viaggio, la Astarita ha collocato la morte di Faustina nel primo tratto del viaggio, prima dell'inverno passato ad Antiochia, da cui poi l'imperatore riprese il viaggio per l'Egitto.