Da un'unione con Crono divenne madre del centauroChirone[3] e di un secondo figlio che chiamarono Dolope[4].
Mitologia
Esistono diverse versioni del concepimento da parte di Filira del figlio Chirone, tutte volte a spiegare la doppia natura del bambino. La più comune sostiene che Filira, per sfuggire al dio Crono, che la voleva per sé, si fosse tramutata in giumenta[5][6], ma che il dio, tramutatasi a sua volta in cavallo, anche per non attirare l'attenzione di sua moglie Rea, l'abbia violentata.
Nelle Argonautiche di Apollonio Rodio si racconta invece che Crono si unì a Filira ingannando Rea, ma che la dea li sorprese insieme nel letto. Crono allora, balzò via e fuggì, mutandosi in cavallo e lei, lasciando il paese per la vergogna andò sui monti Pelasgi, dove partorì Chirone "metà uomo e metà cavallo"[1].
La stessa versione è ripresa da Virgilio, il quale racconta anche che Filira, assieme a Cariclo, la moglie di Chirone, allevò per un periodo Achille[7].
Igino invece racconta che dopo la violenza Filira, per la vergogna, chiese a Zeus di essere mutata in un'altra specie ed il dio la trasformò in tiglio[2].