Allo stato solido e allo stato fuso il composto consiste di tetrameri, costituiti da quattro unità TaF4 connesse da atomi di fluoro a ponte. Allo stato gassoso TaF5 è monomerico, con struttura di bipiramide trigonale e simmetria molecolare D3h.[2]
TaF5 è un composto stabile, ma bisogna evitare il contatto con acqua e umidità, che ne provocano la decomposizione con rilascio di acido fluoridrico.
La tendenza di TaF5 a formare tetrameri allo stato solido indica che il monomero si comporta da acido di Lewis. Analogamente, TaF5 reagisce con donatori di ioni fluoruro per formare gli anioni [TaF6]–, [TaF7]2– e [TaF8]3–, a seconda della natura del controione e della concentrazione di HF.[5] Con basi di Lewis neutre come etere dietilico forma addotti.
Nel processo Marignac per separare niobio e tantalio si sfrutta la cristallizzazione frazionata di K2TaF7 da soluzioni di acido fluoridrico. In queste condizioni il niobio forma K2NbOF5 che è più solubile di K2TaF7. Riducendo K2TaF7 con sodio si ottiene tantalio metallico.[7]
Indicazioni di sicurezza
TaF5 è disponibile in commercio. Il composto è nocivo se ingerito o inalato. Per contatto provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni agli occhi. Non ci sono dati che indichino proprietà cancerogene. Viene considerato poco pericoloso per le acque e l'ambiente.[8]
(EN) A. Agulyanski, The chemistry of tantalum and niobium fluoride compounds, Elsevier, 2004, ISBN0-444-51604-2.
(EN) K. Andersson, K. Reichert e R. Wolf, Tantalum and Tantalum Compounds, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, John Wiley & Sons, 2002, DOI:10.1002/14356007.a26_071, ISBN.
(EN) G. Brauer (a cura di), Handbook of Preparative Inorganic Chemistry, vol. 1, New York, Academic Press, 1965.
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