Il Foriere maggiore dei sacri palazzi apostolici (lat. forerius major; suppellectilis pontificiae domus procuratorem) detto anche Foriere maggiore del papa, era il primo ufficiale palatino[1] della Famiglia Pontificia dopo il Monsignor Maggiordomo, di cui assumeva le funzioni in caso di assenza e vacanza, e il secondo cameriere segreto laico partecipante di spada e cappa, dopo il Gran Maestro del Sacro Ospizio, che veniva nominato a vita a discrezione del papa almeno dai tempi di Giulio III e Paolo IV previo giuramento nelle mani dello stesso pontefice.
Funzioni
A lui era affidata, con un mensile di 74 scudi circa, la custodia dei Palazzi Apostolici del Vaticano e del Quirinale, la custodia della floreria apostolica (ossia del guardaroba pontificio comprensivo di ogni genere di arredo suppellettile e masserizia ivi contenuto), l'organizzazione dei viaggi e delle villeggiature del papa allestendone gli alloggi, e la direzione della conduzione della sedia gestatoria.
Dignità concessa originariamente a varie famiglie della nobiltà romana o acquisite come tali come i Patrizi Chigi Montoro, i Massimo e i Capponi, finì per essere costantemente affidata alla famiglia Sacchetti fino al 1968, quando papa Paolo VI abolì le cariche laiche pontificie di natura ereditaria[2].
Elenco dei forieri maggiori dei sacri palazzi apostolici