A ridosso delle acque del lago Arancio, nel territorio di Sciacca[1], si possono individuare i ruderi di un fortino costruito probabilmente dagli Arabi[2] e chiamato Fortino di Mazzallakkar.
Esso si trova nella zona dei Mulini, chiamata così per la presenza di diversi mulini funzionanti grazie alle acque di Rincione, tra la collina Castellazzo e la Torre Cellaro che si estende nella parte bassa del territorio di Sambuca di Sicilia.
Storia
La sua costruzione fu realizzata nello stesso periodo in cui gli Arabi stavano fondando Zabut (Sambuca) e cioè successivo all'830. Probabilmente si trattava di un avamposto per difendere il territorio attorno al castello di Zabut.
Fino agli anni cinquanta, anche se adibito al ricovero di greggi e armenti, il fortino si trovava in ottime condizioni. In seguito alla costruzione della diga Carboj resta sommerso parzialmente dalle acque del lago Arancio per almeno sei mesi all'anno.[3]
Caratteristiche
Il fortino ha una forma quadrangolare; in ogni angolo si eleva un torrione di forma circolare, coperto da una cupoletta in pietra calcarea con un ornato cuspidale che forse fu a forma di fiamma o di mezza luna.[4]
I torrioni sono dotati di feritoie e l'altezza delle mura raggiunge circa 4 metri.
Le escursioni termiche e le depressioni idro-geologiche stanno distruggendo irrimediabilmente questo capolavoro storico e architettonico, unico in tutta la Sicilia.[5]