Il lavoro è ispirato a una figura storica descritta da Salimbene da Parma, Gherardello Segalello, che nell'opera del Salimbene viene però tratteggiato come personaggio idiota e ribaldo, piuttosto che in positivo come nell'opera. La musica è nello stile ormai acquisito da Pizzetti, con prevalenza del declamato, che a tratti lascia spazi più vicini al tradizionale "pezzo chiuso", e significativi interventi corali (la lauda dei flagellanti al termine del primo atto, la disperazione e lo scoraggiamento del popolo nel terzo atto). La première ebbe un ottimo successo, e furono apprezzati in modo particolare un duetto tra Gherardo e Mariola, l'interludio e il coro finale nel primo atto e il terzo atto.[2]
La vicenda ha luogo a Parma, il primo atto nel 1260, il secondo e il terzo atto nel 1269, rispettivamente il 16 luglio e il 18 luglio.
Atto I
Gherardo è un uomo ricco che ha deciso di rinunciare a tutti i suoi beni per dedicarsi a una vita religiosa e di predicazione. Per questo molti lo deridono e l'unica a prendere le sue parti è Mariola, giovane e povera popolana. Gherardo ha a sua volta l'occasione di difendere la ragazza per proteggerla da alcuni ubriachi e la conduce nella propria casa dove, non resistendo alla sua bellezza, trascorre con lei una notte d'amore. Il giorno dopo la caccia, convinto di avere commesso un grave peccato.
Atto II
Gherardo è divenuto frate e conduce una rivolta contro le corrotte autorità cittadine e religiose, alla guida del proprio ordine religioso. La sua intransigenza però gli attira un certo malcontento anche tra i suoi sostenitori. Ricompare Mariola, che gli racconta che dalla loro notte d'amore è nato un bambino, morto neonato. Gherardo, colmo di rimorso, viene arrestato dale guardie del Podestà.
Atto III
Gherardo, credendo erroneamente che anche Mariola sia stata arrestata, è sul punto di confessarsi eretico e rinunciare alle proprie battaglie, pensando in questo modo di poter salvare la giovane. Ma quando Gherardo viene condotto tra la folla è la stessa Mariola a farglisi incontro e incoraggiarlo a continuare la lotta per i propri ideali di giustizia e amore. Poco dopo però Mariola viene uccisa da una donna, furiosa perché nella rivolta precedente aveva perso un figlio, e Gherardo viene condotto al rogo.
Maria Teresa Muttoni, Fra Gherardo, in Piero Gelli (a cura di), Dizionario dell'opera, Milano, Baldini&Castoldi, 1996, ISBN 88-8089-177-4. URL consultato il 22 dicembre 2013.
(EN) John C. G. Waterhouse, Fra Gherardo, in Stanley Sadie (a cura di), The New Grove Dictionary of Opera, Volume Two, Oxford University Press, 2004, ISBN 9780195221862.