Frasso Telesino è sito sul versante occidentale del Taburno Camposauro, tra le cime rocciose del monte Sant'Angelo (1189 m) e le cime di Monte Cardito e di Serra del Ceraso (1220 m) dove si apre il vallone di Prata.
Il territorio comunale è compreso fra i 65 metri ed i 1220 metri, con un'escursione altimetrica di 1155 m.
Il suo nome deriva da terra frassorum o castrum fracti, probabilmente originato da fraxinus, l'albero raffigurato nello stemma civico. Con l'Unità d'Italia vi fu aggiunto l'appellativo di "Telesino" per distinguerlo dagli altri centri omonimi.[4]
Secondo la tradizione popolare il paese fu fondato da coloro che si salvarono alla distruzione di Telesia del 1349. Il comune è però ricordato secoli prima, in un documento del X secolo.[5]
Nel 1317 passò a Diego de la Rath. Una sua discendente, Caterina de la Rath (italianizzata Della Ratta), fu spogliata del feudo alla fine del Quattrocento ma lo riconquistò nel 1509.
Nel 1496 Frasso ospitò re Federico I di Napoli che firmò alcuni decreti in Terra Frassorum.[6]
La figlia di Caterina Della Ratta ebbe in dote il feudo che passò ai Gambacorta e quindi ai Pignatelli.
Successivamente fu venduto ai de Ponte per poi tornare ai Gambacorta.
Nel 1647, durante una sommossa popolare, fu ucciso il figlio del principe Gambacorta, implicato nella rivolta di Masaniello.
Nel 1943 fu bombardata due volte dagli americani.[6]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune Frasso Telesino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 ottobre 2016.[7]
«Stemma d'azzurro, all'albero di frassino di verde, fruttato d'oro, fustato al naturale, nodrito nella pianura diminuita di verde, cimato dalla colomba d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Grotta di San Michele, probabilmente aperta al culto dai longobardi.
Chiesa della Madonna di Campanile, o della Madonna del Soccorso (XVIII sec.). Questo luogo sacro fu costruito dalla principessa Giulia Gambacorta, in onore di una immagine mariana in legno scolpito (XII sec.)rinvenuta tra le rovine di una cappella medievale.
Palazzo Gambacorta, residenza dei feudatari di Frasso.
Palazzo Mosiello , del 1675, caratteristica residenza a corte della omonima famiglia nobile, originaria di Verona (Muselli).