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Fresa meccanica a piena sezione

La TBM della Herrenknecht utilizzata a Brescia per la costruzione della Metropolitana
La fase di trasporto di una parte di TBM a Colonia, Germania
Modello in scala della TBM della Herrenknecht che ha realizzato la galleria di base del San Gottardo

La fresa meccanica a piena sezione, volgarmente chiamata talpa o talpa meccanica (ingl. tunnel boring machine da cui la sigla TBM) è una macchina che permette la meccanizzazione completa dello scavo delle gallerie e la realizzazione del rivestimento delle stesse.

Detto macchinario può lavorare in roccia, anche molto resistente come nel caso della galleria di base del San Gottardo, oppure al di sotto di falde acquifere, come nel caso della metropolitana di Napoli. Qualora non si possano adottare TBM, allora si adottano frese meccaniche ad attacco puntuale (roadheader).

Storia

Il primo “tunnelling shield” funzionante fu realizzato da Sir Marc Isambard Brunel per la costruzione del Thames Tunnel (Londra, 1825). Tuttavia, questa invenzione sfruttava solamente il concetto della “copertura”, come una sorta di “marciavanti mobile”, lo scavo vero e proprio era ancora affidato ai metodi tradizionali (esplosivo o pala e piccone).

La prima macchina “scava tunnel” vera e propria sembra che sia la “Mountain Slicer” di Henri-Joseph Maus, commissionata dal re di Sardegna nel 1845 per scavare il tunnel ferroviario del Frejus, che oggi collega il Piemonte alla Savoia francese. Costruita in una fabbrica di armi presso Torino, contava più di 100 trapani a percussione montati sul fronte di una macchina, grande come una locomotiva, azionata dall'imbocco del tunnel. I moti rivoluzionari del 1848 fecero passare il progetto in secondo piano, e i lavori cominciarono soltanto 10 anni dopo; non si utilizzò più l'”Affetta Montagne” di Maus, ma la perforazione pneumatica, comunque innovativa ma più economica.

Negli Stati Uniti d'America, il primo uso di una TBM fu nello scavo dello Hoosac Tunnel. Costruita in ghisa, era nota come la Wilson's Patented Stone-Cutting Machine (la macchina taglia-pietre di Charles Wilson). Riuscì a penetrare per 10 piedi (3 m circa) nella roccia prima di cedere; il tunnel, esattamente come il Frejus, fu completato oltre 20 anni dopo con mezzi meno ambiziosi.

Nei primi anni 1950 F.K. Mitry vinse l'appalto per la Oahe Dam di Pierre (Dakota del Sud), e si consultò con James S. Robbins per scavare nelle, all'epoca, famigerate “Pierre shale” (argilliti estremamente sfaldabili). Robbins creò una macchina in grado di scavare 160 piedi (48,8 m) in 24 ore, dieci volte più veloce di ogni altro strumento di scavo dell'epoca. L'elemento rivoluzionario era la testa rotante. Concettualmente basata sui trapani a percussione della macchina di Maus, era resa più efficace riducendo gli elementi e facendoli ruotare in maniera solidale contro il fronte di scavo. In seguito, le punte rotanti, facilmente soggette a usura e a sfilamento, furono sostituite con ruote taglianti. Da allora, anche le moderne TBM hanno teste rotanti su cui sono montati dischi taglienti.

Descrizione

Funzionamento

Per “scudo” si intende il cilindro metallico che chiude la macchina e su cui, ad una estremità, è montata la testa rotante che porta gli utensili di scavo veri e propri. La testa ruota a 1-10 giri al minuto (a seconda della sua dimensione e del materiale in cui scava) e rimuove piccole scaglie di materiale. Dentro il cilindro, alle spalle della testa rotante guardando il fronte di scavo, c'è una camera in cui è raccolto il materiale scavato, che a seconda del tipo di TBM, può essere estratto così com'è o mischiato a fango, la scelta dipende dalle condizioni dell'ammasso in cui si scava (ad esempio se ci si aspetta una gran quantità di polvere il fango può essere utile). Il materiale esce dalla camera su una coclea, o vite senza fine, e viene posto su un rullo trasportatore.

La macchina si sposta come un lombrico: dei martinetti idraulici puntano sulla roccia (se sufficientemente sana, altrimenti sul rivestimento appena posizionato) e spingono in avanti lo scudo; anche la parte retrostante della TBM è ancorata alla bocca del tunnel per contribuire alla spinta. Una volta riposizionata la testa, il resto della macchina è trascinato in avanti. Tutti i servizi passano dentro lo scudo, dall'elettricità per la camera di controllo (solitamente al fronte) ai condotti per i fanghi di miscelazione. Sempre dentro lo scudo è presente il sistema di posizionamento dei conci in calcestruzzo prefabbricati per il rivestimento.

Scavo di tunnel in ambiente urbano e a scarse profondità

In ambiente urbano, la sfida principale è evitare i cedimenti della superficie soprastante, ovvero evitare fenomeni di subsidenza. Tendenzialmente si cerca di non modificare lo stato tensionale al contorno, durante e dopo lo scavo; ma ci possono essere notevoli problemi: se si scava in un detrito sotto falda, edurre un'eccessiva quantità d'acqua vuol dire costipare il detrito e provocarne un abbassamento sensibile anche in superficie; altri problemi possono essere dovuti all'alternanza di strati con caratteristiche meccaniche molto diverse, ad esempio sabbie e rocce poco fratturate. Esistono dei modelli di TBM studiati per far fronte a simili situazioni: sono le EPB (Earth Pressure Balance, l'equilibrio è garantito dallo stesso materiale di scavo mantenuto in pressione al fronte), le BS (Bentonite Slurry, la pressione al fronte è quella idrostatica del fango bentonitico mischiato al materiale scavato) e le CA (ad aria compressa, sono le più antiche ma ormai in disuso). EPB e BS sono le preferibili in ambito urbano (Metropolitana di Torino).

Lista delle TBM più grandi

Pos. Anno Paese Tunnel Costruttore / Tecnica Diametro[1]
1 2015 Hong Kong Tunnel Autostrada Tuen MunChek Lap Kok Herrenknecht Mixschild 17,60[2]
2 2011 USA Tunnel per Alaskan Way Viaduct, Seattle Hitachi Zosen EPB-Schild 17,48
3 2016 Italia Tunnel Santa Lucia (Autostrada A1) Herrenknecht EPB-Schild 15,87
4 2015 Cina Tunnel Jangtsekiang della Metropolitana di Wuhan Herrenknecht Mixschild (2x) 15,76
5 2011 Italia Tunnel Sparvo (Autostrada A1) Herrenknecht EPB-Schild 15,55
6 2011 Cina Shanghai West Jangtsekiang-Tunnel[3] Herrenknecht Mixschild, ex #8 15,43
7 2010 Cina Qianjiang-Tunnel, Hangzhou Herrenknecht Mixschild, ex #8 15,43
8 2006 Cina Shanghai Changjiang Daqiao Herrenknecht Mixschild (2x) 15,43
9 2005 Spagna Madrid Calle 30 autostrada Herrenknecht 15,20
Mitsubishi 15,00
10 2013 Italia Tunnel di Caltanissetta, Sicilia (SS 640) NFM Technologies 15,08
11 2011 Cina Weisan, Nanchino IHI/Mitsubishi/CCCC Slurry-TBMs (2x) 14,93
12 2012 Cina Hongmei, Shanghai Herrenknecht Mixschild 14,93
13 2008 Cina Tunnel di Jangtsekiang, Nanchino Herrenknecht Mixschild (2x) 14,93
14 2013 Cina ? Herrenknecht Mixschild, ex #13 14,93
15 2006 Cina Jungong, Shanghai NFM Technologies, ex #17 14,87
16 2004 Cina Shangzhong, Shanghai NFM Technologies, ex #17 14,87
17 2000 Paesi Bassi Groene Harttunnel (ferrovia) NFM Technologies 14,87
18 2006 Canada Niagara Tunnel Project Robbins Hartgestein-Gripper-TBM 14,40
19 2013 Nuova Zelanda Waterview Connection, Auckland Herrenknecht EPB-Schild 14,41
20 2004 Russia Serebryany Bor, Mosca Herrenknecht Mixschild, ex #22 14,20
21 2001 Russia Lefortowoer Tunnel, Mosca Herrenknecht Mixschild, ex #22 14,20
22 1997 Germania 4. Neuer Elbtunnel Herrenknecht Mixschild (TRUDE) 14,20
23 2009 Cina Yingbinsan, Shanghai Mitsubishi EPB-Schild, ex #24 14,27
24 2007 Cina Bund-Tunnel, Shanghai Mitsubishi EPB-Schild 14,27
25 2004 Giappone Tokyo Metro Linea Namboku, Tokyo Metro IHI EPB-Schild 14,18[4]
26 1994 Giappone Aqua-Line Baia di Tokyo (Trans Tokyo Bay) 8 TBM: 3 Kawasaki, 3 Mitsubishi, 1 Hitachi, 1 IHI 14,14
27 2010 Spagna Autostrada SE-40, Siviglia NFM Technologies (2x) 14,00

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

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