Nato a Chioggia nel 1328, primogenito di Jacopo medico, astronomo e orologiaio[1] e di Zaccarota di Daniele Centrago[2], studiò medicina, insieme con il fratello Giovanni, presso la rinomata scuola paterna di Chioggia[2].
Nel 1373 circa si trasferì a Venezia come medico stipendiato dalla Serenissima per il servizio pubblico e l'anno seguente si laureò a Padova[2]. Girolamo Tiraboschi nella sua Storia della letteratura italiana riporta alcune notizie secondo le quali Gabriele Dondi avrebbe raggiunto fama e ricchezza nella sua professione, tale che «per essa ammassò ricchezze si grandi, che niun Medico aveane finallora raccolte si grandi»[3]. Tiziana Pesenti nel Dizionario Biografico ridimensiona fama e ricchezza, scrivendo «in realtà il suo stipendio fu modesto, appena 5 lire di grossi l'anno, mentre altri medici ne guadagnavano 9, e altrettanto modesta fu la sua fama»» pur aggiungendo «Sembra tuttavia che egli sia stato medico del doge Michele Morosini»[2].
Morì a Venezia, insieme con i figli, nel 1383 a circa cinquantacinque anni, durante un'epidemia di peste[2]. Fu sepolto, accanto alla tomba del padre, nel duomo di Padova[2].
Note
^Jacopo progettò un orologio a peso che fu installato a Padova nel 1344; da ciò derivò l'appellativo aggiunto al cognome di famiglia. Altri autori ritengono che il progetto debba ascriversi piuttosto al figlio Giovanni.
^abcdefghFonte: Dizionario Biografico degli Italiani, riferimenti in Bibliografia.
^G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, Libro II, p. 204 in Google Libri