La Galleria d'Arte Moderna Milano (detta anche GAM) è la più importante collezione lombarda di opere dell'Ottocento. Si trova a Milano all'interno di Villa Reale in via Palestro 16; fa capo alla Direzione Centrale Cultura del Comune di Milano ed è parte delle Civiche Raccolte d'arte del Comune di Milano.
Storia
Nel 1903 il Comune decise di far confluire le opere donate in una Galleria d'Arte Contemporanea, dal 1877 custodite nel Salone dei Giardini Pubblici, quale sezione autonoma, al Castello Sforzesco. Nel 1920, quando Villa Reale viene ceduta dallo Stato al Comune di Milano, la Galleria d'Arte Moderna trova qui la sua sede definitiva.[1]
Sede
La Villa Belgiojoso in cui ha sede la Galleria è uno dei capolavori del Neoclassicismo di Milano. Fu edificata tra il 1790 e il 1796 come residenza del conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso e fu progettata con eleganza e funzionalità dall'architetto austriaco Leopoldo Pollack, collaboratore del massimo rappresentante del Neoclassicismo lombardo, Giuseppe Piermarini.
Alla morte del conte la grande villa venne acquistata dal governo della Repubblica Cisalpina per trasformarla nella residenza milanese di Napoleone Bonaparte, che stava per divenire presidente della nuova Repubblica Italiana, di cui Milano sarebbe stata la capitale.
Trasformata nel 1921 in sede delle raccolte milanesi d'arte moderna, Villa Reale offre ai propri visitatori una straordinaria esperienza di continuità fra “contenuto” e “contenitore”, ribadita nel dopoguerra dalla scelta di circoscrivere all'Ottocento la collezione esposta in villa.
Artisti principali
Il pregio delle opere esposte rende internazionalmente nota la Galleria d'arte moderna di Milano. Nelle sue sale si possono ammirare capolavori provenienti da tre principali collezioni: la "Collezione dell'Ottocento" dello scultore Pompeo Marchesi, la "Collezione Vismara" di Giuseppe Vismara, e la "collezione Grassi" , raccolta d'arte orientale e dipinti donati al Comune di Milano nel 1956 dalla vedova dell'imprenditore Carlo Grassi[2][3]). Le Collezioni Grassi e Vismara sono visitabili grazie ai volontari per Il Patrimonio Culturale del Touring Club Italiano.