Il gelato napoletano è un tipo di dolce ottenuto disponendo l'uno accanto all'altro del gelato al cioccolato, del gelato alla vaniglia e del gelato alla fragola.
Storia
Primo dolce realizzato usando tre gusti di gelato, il gelato napoletano è una ricetta ottocentesca che prende il nome dalle sue presunte parentele con la cucina di Napoli e i napoletani immigrati negli USA specializzati nella preparazione di dolci congelati. Durante gli anni settanta del ventesimo secolo, negli USA, il termine "gelato napoletano" identificava lo spumone. Nelle prime ricette che spiegavano come preparare il dessert, esso doveva ricordare la bandiera d'Italia, ed era infatti composto da gelato verde al pistacchio o alla mandorla, gelato bianco alla vaniglia, e gelato rosso alla ciliegia.[1] Nonostante ciò, dal momento che i gusti più apprezzati negli Stati Uniti erano quelli alla vaniglia, alla fragola, e al cioccolato, il gelato napoletano iniziò a essere preparato usando questi ultimi aromi. Degna di nota è la preparazione di Louis Ferdinand Jungius, capocuoco della famiglia reale prussiana che, nel 1839, preparò un dolce freddo analogo conosciuto tutt'oggi come Fürst-Pückler-Eis.[1][2]
Il dolce viene descritto in molti libri di cucina.[3][4][5]
Alimenti simili
In Germania il dolce si consuma a volte fra due cialde di wafer (Fürst-Pückler-Schnitte).
In Australia viene preparata la Neapolitan cake o marble cake, torta glassata che contiene i tre gusti del gelato napoletano.[6]
Note
^ab(EN) Ida C Bailey Allen, Mrs. Allen on Cooking, Menus, Service, Doubleday, Doran & Company, 1929, p. 691.