Musicista e cantante in possesso di capacità comiche, è fratello del musicista e attore Franco Bracardi. Visse l'ambiente dello spettacolo in casa: la madre Edvige era un soprano e il padre Glauco un tenore. Tutti i cinque figli furono educati alla musica ed impararono a suonare uno strumento. Giorgio divenne pianista. Il padre fu uno dei primi gestori del Salone Margherita di Roma[2].
Ha creato un vasto repertorio di personaggi a partire dalla trasmissione radiofonica Alto gradimento ideata insieme a Renzo Arbore, Gianni Boncompagni e Mario Marenco, tra i quali Scarpantibus ovvero "l'uccellaccio del Nicaragua"[3], il petulante giornalista Max Vinella, l'esaltato gerarca fascistaErmannoCatenacci («e giù manganellàtte»), il depresso ed emicranico responsabile Rai dottor Marsala («Salute, come va? Io... dei dolori, dei dolori...»), l'improbabile farmacista dottor Onorato Spadone («L'uomo è una bestia!», «Lei, ha il mal di testa? Allora le do una purga!»), il maestro Benito Cerbottana, inguaribile nostalgico de La dolce vita, e per questo detto l'uomo di Via Veneto e il bilioso arabo Malìk Malùk.
Nel 1979 aggiunge al proprio repertorio il personaggio del Prof. Aurelio Marcellini, veemente monarchico ultra conservatore, in antitesi ideologica con Nanni Loy, conduttore del format domenicale Rai Tutti insieme compatibilmente, coniando la celebre frase tormentone «Chettefrega? Chettefrega?». Nel 1984 propone alcuni dei suoi personaggi nel talk showPranzo in TV, condotto da Luciano Rispoli su Rai Uno. In particolare, le gag del Prof. Marcellini sono funzionali alla risoluzione dei giochi telefonici con i telespettatori.
Tra le canzoni interpretate e/o composte da Bracardi, figurano Via Veneto, In Galera!, Cacamucaz amore mio (dal film La gorilla), Che Felicità, Béccate questa. Bracardi è anche il doppiatore di Cattivik nella serie animata trasmessa da Mediaset nel 2008.
Tra il 1972 e il 1973 ha partecipato, solo in voce, ad alcuni sketch della rubrica pubblicitaria televisiva Carosello, sponsorizzando la crema di bellezza Rujel della Gillette.[4]
Negli anni ottanta è apparso anche in video, come vivace testimonial delle Pizzette Catarì, trasmesso su varie reti generaliste.