Appartenente a una nota famiglia di miniaturisti. Allievo di Zanobi di Lorenzo, è ritenuto uno tra i maggiori miniatori del maturo Rinascimento, anche se la critica moderna dà più importanza alle parti decorative che non a quelle figurative dei suoi codici e dei suoi corali.[4]
Ottenne grande notorietà e tra i suoi committenti si possono menzionare Mattia Corvino, re d'Ungheria e il papa Leone X.
Il suo stile evidenziò alcune affinità e influenze dei lavori di Raffaello Sanzio, specie del periodo umbro.[4]
Lavorò per i monasteri dei Santi Severino e Sossio e Montecassino.[5] Fra le sue opere più note ci sono le miniature del libro dei libri del coro di Perugia e Montecassino, realizzati fra il 1507 e il 1523 insieme al figlio Francesco,[1] anch'egli divenuto celebre e noto,[6] Lavorò anche con Matteo da Terranova.